Como cartoons: i fumetti e una sala giochi

Non solo calcio nelle iniziative della proprietà azzurra

Il Como è diventato un cartoon. Grazie a un progetto dedicato ai giovanissimi, che coinvolge i ragazzini allo stadio. Si tratta di una serie di strisce fumettistiche che vengono distribuite a ogni partita in casa, a ragazzi di una fascia di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Brevi storie disegnate da due fumettisti piemontesi, ogni volta dedicate a un argomento o a una definizione cari alla società. Tavole consegnate all’ingresso dello stadio in tutti i settori del Sinigaglia.

Puntate

Nelle prime puntate ci si è concentrati sul significato delle parole “Guerrieri”, “Indistruttibili”, o sulla definizione “Semm Cumasch”, tre cavalli di battaglia della comunicazione del Como. Contro la Lazio c’è stata una edizione speciale dedicata ad Halloween con un piccolo Strefezza a chiedere “dolcetto o scherzetto?”. Nelle prossime puntate ci sarà spazio anche per riflessioni su temi più seri, quali quello dell’inclusione, o del fair play. I due fumettisti si chiamano Michael Vito Giuca e Federico Badella e hanno una storia particolare. Sono di Asti, hanno una passione per il calcio e da qualche tempo collaborano con società per iniziative analoghe, come con l’Udinese. Curiosamente già da tempo si erano interessati all’avventura del nuovo Como: il punto il collegamento è stata l’amicizia in comune con Angelo Taglieri, uno dei giornalisti della squadra di Como TV.

Proprio una caricatura di Angelo è stata l’elemento di collegamento per poter entrare nel Como e poi sviluppare questo progetto. Nella puntata dedicata ad Halloween c’è anche un piccolo cameo di Taglieri, presente nel fumetto. Per ora protagonista dei disegni sono stati Gabrielelloni, Cutrone, Strefezza e Paz, ma via via troveranno spazio anche gli altri giocatori azzurri. Responsabile del progetto è Camilla Veronelli, una delle prime a lavorare per Sent: «È bello vedere l’entusiasmo con cui i ragazzini hanno accolto la novità. Ci sarà spazio nelle prossime partite per poter trattare temi anche seri, seppure con la leggerezza necessaria quando l’interlocutore è così giovane. Ma è un bel progetto di cui la società è molto contenta». E i fumettisti? «Era tempo che volevamo lavorare con il Como - dice Federico - e quando ci è stato proposto questo progetto quasi non ci credevamo. Il giocatore più difficile da disegnare? Forse i riccioli di Cutrone, che sono diversi a ogni partita. Non siamo ancora venuti allo stadio ma ci ha colpito, seppure a distanza, il senso di comunità che si respira e il clima di generale entusiasmo che circonda la squadra. Non vediamo l’ora di venire a Sinigaglia a vedere una partita chiuse le».

Ma questo è uno solo dei tanti progetti che il Como ha dedicato ai bambini. Da qualche giorno è aperto in via Giovio il centro ludico per bambini da 5 a 11 anni, che funge anche da dopo scuola. Uno spazio interattivo dove i ragazzini possono mettersi alla prova con quiz di sport o di cultura generale. Lo ha praticamente inaugurato Varane, che si è divertito a giocare con i bambini.

A inizio stagione è stato regalato un quaderno per ogni alunno delle scuole elementari; è stato avviato il progetto Piscinin, un’iniziativa dedicata all’educazione motoria e alla promozione dei valori sportivi nelle scuole primarie comasche. Dopo il progetto pilota dello scorso anno, quest’anno il Progetto Piscinin è già attivo in 12 classi e si espanderà, entro la fine dell’anno scolastico, fino a 26 con il contributo dei tecnici Mattia Belluzzi, Emanuel Rossi e Deborah Faverio. E altre novità sono in arrivo.

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