Como-Empoli: vittoria per la salvezza (e non solo)

La partita Il tecnico alla vigilia è scatenato: «Bello cercare di vincerle tutte, da qui alla fine»

Como

Cesc Fabregas dice di aspettarsi un Empoli simile a quello dell’andata. E’ il Como, però, a essere un altro Como. Quello che cadde in Toscana, figlio anche di una giornata particolare tra emergenze, scelte obbligate e qualche esperimento poco riuscito, sembra decisamente far parte di un altro tempo.

Ma è lo stesso Fabregas a ricordare quanto rischioso possa essere «pensare che questo tipo di partite che ci aspettano ora il Como debba vincerle tutte, magari 4-0. No, non sarà facile e non sarà così». Partiamo però da questo primo passo del rush finale, cominciando da una giornata che in termini di classifica potrebbe allontanare molto il Como da qualsiasi rischio. Una giornata che nell’analisi preventiva non può prescindere da quello che è accaduto nelle partite precedenti, quelle prima della sosta. Tre gare con avversari molto diversi tra loro - Roma, Venezia e Milan - in cui è andata allo stesso modo: Como in vantaggio, ma che poi non ha vinto. Anzi, in due casi ha perso. «Dobbiamo trovare stabilità», ripete Fabregas. Che aggiunge anche «per come siamo adesso, non avremmo potuto fare meglio di così», riferendosi soprattutto alle partite di Roma e di Milano.

Con il Venezia, però, probabilmente sì, quella vittoria poteva, doveva, non sfuggire. E sarà questa la grande prova di quest’ultimo periodo, la prova che comincia oggi pomeriggio con l’Empoli. Ovvero, una serie di sfide contro squadre con cui non può bastare essere fieri di aver giocato alla pari o anche meglio. Ma serve vincere. E può persino servire anche un po’ di fatica in più. «Saranno partite più difficili del previsto», dice Fabregas. Ma siccome lo sta, appunto, prevedendo l’obiettivo resta chiarissimo. «Cercare di vincerle tutte, da qui alla fine». Dimenticandosi che in questo rush verso il traguardo ci sarà anche l’Inter. O forse no, forse in quel tutte c’è anche la capolista, visto che il Como ha già saputo battere chi sta, stava, in testa.

Si riparte dopo una sosta che ha portato anche qualche problema – un virus gastrointestinale che ha colpito qualche giocatore a Marbella, per uno di loro che Fabregas non ha voluto citare potrebbero esserci problemi a essere in campo oggi -, e che ha tenuto lontano dal gruppo chi ha giocato in Nazionale. Ma per le scelte anti Empoli non dovrebbero esserci grandi sorprese. Manca Paz, in attacco ci sarà sicuramente Cutrone - «giocherà, a San Siro ha fatto una grande partita» - supportato quasi certamente da Strefezza e Diao, a cui Fabregas ha mandato subito un messaggio dopo il suo emozionante esordio con il Senegal, caricandolo in vista di questa partita. Magari pensando anche a quello che accadde a Paz in occasione del suo esordio con l’Argentina: pochi giorni, poche ore dopo, segnò con il Como una rete decisiva contro il Parma.

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