Como, Fantasilandia con Paz e Fadera

Calcio Il coraggio di Fabregas nello schierare i due ragazzi offensivi ha pagato: Como molto propositivo

Che coraggio. Cesc Fabregas, in una partita, ha messo in pratica tutti i suoi mantra. Nei quali, peraltro, c’è anche un pizzico di contestazione al calcio italiano sempre troppo uguale a se stesso. I due giovani terribili Nico Paz e Alieu Fadera in campo dall’inizio, ribaltate le gerarchie a sfavore di Da Cunha e Belotti, la scelta tecnica per avere più fantasia, più imprevedibilità, più esplosività, più estro. E il coraggio, nuovo nel calcio italiano, di mandare al fronte due giovani di talento.

Piace

I risultati (anche se non nel punteggio) si sono visti, con un Como bello da vedere, spumeggiante, aggressivo e imprevedibile che ha fatto innamorare i tifosi azzurri. Disposti oggi, in barba al pragmatismo caratteriale delle nostre genti, a rischiare qualcosina in più pur avere una squadra così bella. I risultati diranno il resto, e faranno sentenza, ovvio. Ma per ora è così. Ma chi sono i due ragazzi terribili visti a Como-Bologna? Tutti e due sono stati seguiti dalla società sin da inizio mercato, che ha piazzato il colpo al momento opportuno. La prima cosa da sottolineare è che tutti e due solo di proprietà del Como, a titolo definitivo. Nico Paz (20 anni) dagli addetti ai lavori è giudicato una specie di fenomeno. Il Real Madrid lo ha lasciato andare perché le norme Fifa limitano il numero di prestiti. Ancelotti lo avrebbe voluto tenere, perché credeva in lui. Il Como è arrivato prima. Sembra uno a metà tra Jordi Cruijff e Charles Deketelaere. Appena ha messo piede in campo ha deliziato con sombreri e tocchi di classe. Piace a tutti, ha conquistato tutti. Nato a Tenerife, è di nazionalità metà spagnola e metà argentina. Alcuni lo paragonano a Marco Asensio. Il padre di Nico, Pablo, era un difensore centrale che ha giocato 82 partite nella massima serie spagnola e ha giocato in nazionale argentina a metà Anni Novanta.

Nico è entrato nel settore giovanile del Real Madrid nel 2017 da Tenerife, il suo club per ragazzi. Sebbene abbia sangue argentino, è nato in Spagna e ha doppia nazionalità. Ha iniziato cercando di emulare il padre, giocando come difensore centrale, ma presto ha scoperto che le sue qualità erano più adatte a giocare più in alto. Di solito lo si vede abbracciare la linea laterale su entrambe le fasce, ma è abbastanza versatile da giocare anche in altre posizioni. Era nella pre-lista della Nazionale Argentina per Qatar 2022, e aveva 18 anni. Sabato ha giocato centrale, dietro la punta da dove svariava dappertutto. E adesso chi lo rimette in panchina?

Gambia

L’altra sorpresa è stato Alieu Fadera, 23 anni, del Gambia. Arrivato alla chetichella, senza i riflettori addosso, ha destato la curiosità dei telecronisti nella partita della sua Nazionale contro il Bakau, che hanno parlato di “grande acquisto del Como”. Si era già visto a Udine, ma pochi lo aspettavano titolare sabato. Nel dopo partita Fabregas ha detto che cercava uno dalle qualità di Fadera già dallo scorso gennaio. Dunque adattissimo a giocare in fascia, a sinistra, a saltare l’uomo. In carriera ha giocato anche da trequartista, punta centrale e ala destra. Ha iniziato in patria con il Real de Banjul, poi ha giocato in Slovacchia al Pohronie e in seguito in Belgio allo Zulte Waregem, e al Genk: con quest’ultima squadra ha totalizzato 20 presenze, 3 gol e 4 assist nella scorsa stagione. Lo volevano in Premier. Nonostante l’indole offensiva, sabato si è sacrificato anche in copertura. Spesso ha sbagliato l’ultimo tocco, ma va bene così. Esplosivo e imprevedibile, ha dato a Cutrone il pallone dell’1-0. Paz e Fadera, con Strefezza, completano il trio di questa Fantasilandia azzurra. E vedremo se addirittura troverà spazio anche in una partita diffcilissima come quella contro l’Atalanta. Il Como dei grandi nomi sta diventando quello dei giovani irriverenti. E imprevedibili.

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