Como, finita l’era Wise La festa per la A da solo e un addio annunciato

Calcio L’ex capitano del Chelsea era qui dal 2020. La decisione di sostituirlo nel ruolo di Ceo a novembre

L’era di Dennis Wise al Como è finita. L’ex capitano del Chelsea, la prima apparizione di calcio nobile del progetto Hartono (poi sarebbero arrivati Fabregas ed Henry), interrompe qui la sua collaborazione con la società azzurra. Forse continuerà a lavorare per la famiglia indonesiana al progetto Garuda, quello che toglie in ragazzi indonesiani dalla strada dandogli una chance nel mondo del calcio, facendoli viaggiare e imparare a fare il calciatore.

Arrivo

Già, il progetto Garuda: quello tramite il quale era venuto a contatto con il Como. Due viaggi qui, con i ragazzi indonesiani, nel 2019-20, subito affrettandosi a dire che non si sarebbe occupato del Como Calcio. Ma nel 2020 ecco l’affiancamento (prima) e la sostituzione di Gandler (poi) nel ruolo di Ceo. Era il 2020-21, l’anno della promozione in B. Wise, durante l’estate del 2020 aveva mostrato di che pasta era fatto. Era entrato a gamba tesa sulla questione del campo del Sinigaglia, che Gandler, secondo cultura americana, voleva interamente sintetico, mentre lui lo voleva almeno misto. Il braccio di ferro lo vinse lui e lì si capì che per Gandler le ore erano contate. Wise si è mostrato uomo particolare, energico, riservato, determinato, schivo, ironico anche divertente. Impossibile strappargli un’intervista. Lo abbiamo fatto in un paio di occasioni, una il primo anno B, una l’anno successivo. Ma sempre senza poter andare sul suo passato, che riteneva inutile alla causa. «No needs», rispondeva quando gli si chiedeva perché non parlasse. «Non serve». All’inizio aveva portato qui alcuni giovani britannici che non fecero fortuna (tra cui il figlio del suo ex collega Walker). Ci fu il suo zampino nell’esonero di Banchini, sicuro, ma è difficile stabilire mosse di mercato totalmente sue: la collaborazione con il dg Ludi è stata sempre molto omogenea, si fidava ciecamente del suo uomo all’Avana.

Il declino

Poi, quando Fabregas è arrivato e dopo qualche mese ha cominciato ad avere potere dal punto di vista decisionale, le due figure sono diventate incompatibili. dire che in qualche modo l’arrivo di Cesc fu agevolato managerialmente è proprio da Wise, tutti e due dal mondo Chelsea. Ma il lavoro ad alto livello non contempla intrecci sentimentali. Semplicemente non potevano sovrapporti nel ruolo di manager assoluto. Punto. Wise, che aveva portato ache gene come Bell e Bircham, a novembre è stato sostituito da Francesco Terrazzani nel ruolo di Ceo. Lui è passato nel board, in teoria una posizione più prestigiosa, ma in pratica senza più potere operativo. La scena di Wise che festeggia la serie Ada solo in Piazza Volta (con la moglie e l’amico Vardy) era la conferma della sua uscita dalla scena. A Como, oltre a quattro anni di lavoro, lui, uomo molto impegnato nelle charity, lascia anche un furgone marchiato “Dennis Wise” donato alla Fondazione Somaschi.

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