Como, giallo a Marbella: accuse di razzismo e rissa

Un test con il Wolverhampton finito a pugni e male parole

Si tinge di giallo il ritiro del Como in Spagna. A Marbella, infatti, un test d’allenamento con il Wolverhampton è stato caratterizato da una rissa finita a pugni.

Secondo Gazzetta.it e altri siti anche inglesi, a scatenare il fattaccio un presunto insulto razzista rivolto a Hwang Hee-Chan.

Da qui il pugno in faccia a un difensore comasco - accusato del fattaccio - da parte dell’attaccante Podence, l’espulsione a metà del secondo tempo sul risultato di 1-0 per i Wolves.

Il club inglese, tra l’altro, ha preannunciato reclamo formale alla Uefa: «Razzismo e discriminazione sono inaccettabili».

Il Como, sulla questione, ha appena diramato un comunicato:

“Il nostro club non tollera il razzismo e ne condanna ogni forma nel modo più assoluto.

Abbiamo parlato con il difensore in questione per capire cosa è stato detto. Egli ci ha riferito che il commento che ha fatto, rivolgendosi a un suo compagno di difesa, è stato: “Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan”.

Avendo parlato a lungo con il nostro giocatore, siamo certi che si riferisse al suo nome e ai continui riferimenti a “Channy” fatti dai suoi compagni di squadra in campo.

Per quanto riguarda il nostro club, il nostro giocatore non ha detto nulla di intenzionalmente denigratorio.

Siamo delusi dal fatto che la reazione di alcuni giocatori del Wolves abbia visto l’incidente gonfiarsi a dismisura.”

Mirwan Suwarso – rappresentante ufficiale della proprietà

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