Como, Monza e Venezia sono due finali

Sta per arrivare l’ora della verità: nel giro di otto giorni i test più importanti

A volte i calendari sono proprio bizzarri. Possono essere gentili, generosi, ma anche infidi come una buccia di banana o tremendi come un mostro cartoon. Il calendario del Como, delle prossime due partite, è tutto questo messo insieme. Perché, come se fosse disegnato da un occulto regista, dopo che la squadra azzurra è scivolata al terzultimo posto della classifica (la formula più drammatica è: se finisse il campionato adesso sarebbe retrocessa in B...!), nelle prossime due partite il cammino del Como propone le sfide contro il Monza, sabato al Sinigaglia alle ore 15, e a Venezia domenica 8 dicembre alle ore 18. Vale a dire gli scontri con le due squadre che nel momento in cui scriviamo sono penultima (il Monza) e l’ultima (il Venezia). Con distacchi risibili: Como 10, Monza 9 e Venezia 8.

Un mini campionato batticuore tutto da vivere. Ora: siamo più convinti che questo sia un assist, di cui il Como ha molto bisogno. Sfide dirette per riannodare i fili del discorso e recuperare terreno in classifica. Ma si sa come vanno queste cose: il Como arriva da un momento non brillante, cominciano a sentirsi le prime critiche e i primi mugugni, e le sfide dirette possono anche trasformarsi in scivoloni pesantissimi.

Ma vogliamo credere che non sia così. Fabregas conosce bene il valore di queste due partite, tanto è vero che alcuni giocatori come Mazzitelli, Strefezza e Van Der Brempt, forse anche Sergi Roberto, sono stati rimandati di una settimana. Soprattutto Strefezza, che avrebbe voluto giocare con la Fiorentina, ma l’allenatore ha imposto lo stop. Perché? Perché anche Cesc avrà valutato che quelli in palio nei prossimi 180’ sono punti che valgono doppio. Certo, il recupero o meno di almeno un paio dei giocatori sopracitati, potrebbe fare la differenza. Detto questo, dobbiamo anche ricordare che la doppietta di sfide dirette di inizio novembre, Empoli e Genoa, non era finita benissimo, con un punto in due partite. Inutile adesso stare qui a valutare il perché e il percome. Conta solo il futuro. Il gruppo che incantato contro Atalanta e Verona deve ritrovare la strada e deve farlo in questa occasione. Obiettivo (oseremmo dire minimo): quattro punti in due partite.

Certo, le due partite delle due avversarie dello scorso fine settimana non sono il massimo dei viatici. Il Monza ha pareggiato in trasferta sul campo del Torino, dimostrando di essere ancora vivo. Il Venezia ha perso in casa con il Lecce nella maniera più assurda, dominando per tutta la gara, giocando bene, sprecando gol incredibili e venendo punito da un contropiede dei pugliesi. La squadra veneta avrà una rabbia in corpo speciale. Ma il Como deve guardare a se stesso. Alle sue potenzialità, alla sua capacità di aggredire, alla voglia di determinare il proprio destino. Fabregas dovrà essere un ottimo psicologo, come aveva fatto nel finale della scorsa stagione: attirare le tensioni su di sè (come ha fatto con le dichiarazioni post partita con la Fiorentina), e lasciare tranquilla la squadra. Il Como ha la chance di riprendere il discorso del suo campionato, fatto di belle promesse. Se dovesse andare male, invece, si aprirebbe tutta un’altra prospettiva. Cui non vogliamo nemmeno pensare.

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