Como, la prima vittoria è la più bella: sconfitta l’Atalanta a casa sua

Serie A Clamorosa vittoria a Bergamo: che colpo per gli azzurri. Bergamaschi dominati

Reti: 18’ pt Zappacosta; 1’ st Strefezza, 9’ aut. Kolasinac, 12’ st Fadera, 54’ st Lookman su rigore

atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossonou, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson (30’ st Vlahovic), Zappacosta (10’ st Cuadrado); Pasalic (1’ st Brescianini); De Ketelaere (13’ st Samardzic), Retegui (10’ st Lookman). (Rui Patricio, Rossi, Hien, Sulemana, Zaniolo, Ruggeri, Palestra, Del Lungo). All. Gasperini

como (4-2-3-1): Audero: Van der Brempt, Dossena, Kempf, Moreno; Roberto, Perrone (30’ st Goldaniga); Strefezza (43’ st Sala), Paz (43’ st Engelhardt), Fadera (16’ st Mazzitelli); Cutrone (30’ st Gabrielloni). (Reina, Iovine, Baselli, Belotti, Jasim, Fellipe Jack, Braunoder, Da Cunha, Verdi). All. Fabregas

arbitro: Tremolada di Monza

note - Ammoniti Roberto, Moreno, De Roon, Van der Brempt. Angoli 6-2. Spettatori: 22.977

Che spettacolo, che serata! E chi l’avrebbe mai detto che la prima vittoria del Como sarebbe arrivata proprio a Bergamo, e in questo modo... Un Atalanta-Como che si ricorderà a lungo, che ci si racconterà nel tempo, che passerà alla storia.

Anche a quella di questo campionato, perché, questo sì possiamo dirlo, non saranno molte le squadre che riusciranno a mettere ko i nerazzurri sul loro campo con la forza con cui lo ha fatto il Como. Con la qualità e la personalità che i ragazzi di Fabregas hanno messo in campo in un quarto d’ora micidiale.

Ceffoni

Tre sberle in pochi minuti, appena iniziata la ripresa. E tutto è cambiato, forse anche il futuro del Como in questa stagione.

E sì che invece la partenza della gara era stata di tutt’altro tenore. Venti minuti in cui la squadra di Gasperini aveva letteralmente travolto il Como. Il gol nerazzurro arrivava dopo un altro paio di ottime occasioni atalantine: corner battuto da uno scatenato Bellanova, respinta di Perrone e bellissima la conclusione di Zappacosta.

Un gol che era nell’aria e che lasciava presagire tutt’altro. Ma dopo la rete l’Atalanta ha rallentato un attimo, forse troppo sicura delle sue possibilità. E il Como ha cominciato da lì in poi a mettere un po’ avanti la testa.

Pur soffrendo la pressione avversaria, qualcosa si è comunque cominciato a vedere. Più dal centro che dalle fasce il Como ha provato a salire. Un tiro di Cutrone, uno di Roberto iniziative sporadiche che sembravano non poter bastare, con qualche pallone di troppo perso da Fadera e Paz, fino a lì volonterosi ma poco concreti.

Genio

Serviva un colpo di genio, come quello che trascorsi pochi secondi dall’inizio della ripresa è passato dal tacco di Roberto ai piedi di Strefezza per una rete che ha stordito l’Atalanta e ha messo le ali al Como. Che si è pian piano impadronito del campo e del risultato. Il gol propiziato da Paz, corretto in autorete da Kolasinac, poi quello di Fadera lanciato dallo stesso Paz.

Il Como si è trasformato in pochi minuti, senza bisogno di cambi. Ed è stata una trasformazione passata attraverso la qualità, e la personalità. Tanta davvero. A nulla servivano invece le risorse messe in campo da Gasperini. Dal terzo gol del Como si è capito come sarebbe finita. Bravo anche Audero nelle poche situazioni in cui l’Atalanta è riuscita ad avanzare. E quel rigore nel finale, firmato da Lookman e concesso per fallo di Dossena su Vlahovic, è stata veramente solo una formalità. Chi l’avrebbe mai detto...

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