Como, rialzati. A Cagliari per i primi punti

Seconda giornata di serie A oggi a cominciare dalle 18.30

Cancellare lo zero in classifica e cominciare a camminare sul serio in questa serie A. La missione del Como a Cagliari è questa, è dimostrare che il ko della prima giornata sia stato solo il dazio da pagare al debutto, e alla qualità della Juve.

In fondo, nel gruppo delle venti partecipanti, il Como è la squadra che da questa categoria mancava da più tempo. E quello che è accaduto una settimana fa può essere ampiamente spiegabile e perdonabile. A patto ovviamente che già oggi si cominci a vedere qualcosa di diverso. Perché stavolta non si può più sostenere la tesi del “non è qui che ci si può aspettare di fare punti”. Anzi.

Coraggio, cattiveria e attenzione

La gara con i rossoblù è certamente un test più probante di quello precedente, a livello di qualità e obiettivi, sull’effettivo valore della squadra di Fabregas. Il fatto che il Como li abbia già battuti in amichevole qualche settimana fa non significa molto, anzi non significa nulla. Ma quantomeno si è visto che il confronto è più che sostenibile, sia a livello individuale che di squadra.

Bisogna crescere in tutto, Fabregas lo ha fatto capire nelle parole della vigilia. Crescere in coraggio e cattiveria agonistica, ma anche in attenzione ai singoli movimenti di ciascun avversario. La serie A richiede tutto questo, quello che si faceva in B non può assolutamente bastare più.

Il tecnico lo sa, e dice anche che non sarà certamente quello di Torino il Como che si vedrà in campionato. E ci mancherebbe altro. Il punto però è che il campionato è già qui, non è un progetto futuribile. E non si ferma ad aspettare nessuno, per quanto giocare con il mercato ancora aperto – e il Como in queste ore è in piena fase di acquisti - renda tutto molto fluido e mutevole perlomeno in queste prime tre giornate.

Al punto che chi sostiene che il vero campionato comincerà soltanto dopo la sosta dell’8 settembre non ha tutti i torti. Per il Como come un po’ per tutti. Intanto però i punti pesano allo stesso modo.

Cosa dobbiamo attenderci dal Como di oggi? Innanzitutto, qualche variazione nella formazione, anche se non una rivoluzione sostanziale. Quella potrebbe in parte arrivare nelle prossime giornate, visto il gruppone di giocatori in arrivo in queste ore. Oggi ci sarà il rientro di Iovine sulla destra, con il conseguente ritorno a sinistra di Moreno, quello probabile di Mazzitelli a centrocampo al fianco di Braunoder, e forse basta. Resta aperto il ballottaggio in porta tra Reina e Audero, almeno nelle dichiarazioni di Fabregas, che però in questo momento sembra più convinto sull’impiego dello spagnolo.

Così come pare propenso all’idea di riproporre la coppia difensiva Barba-Goldaniga, non ancora convintissimo di Dossena, che dunque contro la sua ex squadra potrebbe restare nuovamente in panchina. Quattro gli assenti: ovviamente Varane, poi Baselli, Abildgaard e Verdi. Dunque in mezzo al campo c’è poco da inventarsi.

Novità Sergi Roberto

Ma poi c’è la panchina, che è uno degli aspetti più interessanti di questa giornata. Perché sarà ricca di novità, a partire da Sergi Roberto per proseguire con gli altri nuovi arrivi della settimana, ovviamente quelli già ufficializzati. E chissà che qualche idea nuova, qualche energia diversa, non possa arrivare anche da lì, magari a partita in corso.

Abbiamo visto che in queste prime gare Fabregas non si fa scrupoli a mettere in campo anche chi è appena arrivato, se pensa che possa servire. Perché è vero che quello che conta è riuscire a vedere stavolta un Como in grado di combattere alla pari con il suo avversario e con un atteggiamento più propositivo, ma i punti contano ancora di più

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