Como, superstaff con il tablet in panchina

Calcio Sei allenatori insieme (Roberts, Fabregas, Guindos, Cassetti, Gatto e Malatesta) non si erano ma visti

Uno staff così, in panchina, non lo avevamo mai visto. Direte: bella forza, eravamo in C o in D, non certo in B con vista A, e con società e allenatore al top... Ok, vero. Ma la sensazione è che ci si trovi di fronte a un perfezionismo figlio non solo del normale adeguamento della società alle moderne tecniche di lavoro sul campo, ma di una pignoleria tecnica di Fabregas (anche azionista e dunque in grado di progettare quello che gli pare) dopo tutta l’esperienza maturata in club al top a livello europeo (Arsenal, Barcellona, Chelsea e Nazionale spagnola). Il che si porta dietro anche una maniera tutta nuova di vivere la partita in panchina, con un teatrino ormai seguito con curiosità anche dai tifosi sugli spalti, segnatamente quelli che si trovano appena alle spalle della panchina.

Squadra

Intanto, hai voglia a dire che ormai tutte le società hanno staff extralarge, ma sei-allenatori-sei in panchina sono una rarità. C’è Osian Roberts, primo allenatore, c’è Cesc Fabregas formalmente suo vice, c’è Dani Guindos, il tattico, c’è Marco Cassetti e c’è Max Gatto, unico a seguire le partite dall’alto. E della combriccola fa parte anche Enrico Malatesta, che sarà anche un allenatore dei portieri, ma a giudicare dall’enfasi con cui segue i match, pare davvero un tecnico aggiunto. A questo si aggiungano i due match analist (spagnoli), che a Mozzate lavorano incessantemente con i droni, una tecnica molto cara a Fabregas. Ma è il metodo con cui lo staff tecnico segue i match, a destare curiosità.

I sei allenatori sono collegati tramite un auricolare. Si vuole che tutti siano costantemente al corrente di quello che si dicono i tecnici tra di loro. La novità più visibile e curiosa, è la presenza di un tablet posto accanto alla panchina su un treppiede. Roberts è sempre in piedi all’interno della sua area tecnica, Fabregas seduto all’interno della panchina accanto a Charlie Ludi (passano gli allenatori, ma da Gattuso in avanti il dg è sempre lì); nella panca che costituisce il prolungamento della panchina sono visibili a tutti Guindos, Cassetti e Malatesta. Udite udite, il protagonista assoluto sembra essere Guindos. Una furia. Tanto che con il Palermo era stato espulso. Si agita, scatta in piedi, confabula con l’uno o con l’altro, soprattutto controlla e gestisce le informazioni che arrivano dal tablet. Il quale ha quattro finestre differenti: lui utilizza il touch screen per evidenziare il dato che interessa e interviene comunicando la cosa allo staff.

Tablet

Tanto per rendere l’idea, guarda immagini, annota su un taccuino e poi riferisce a Roberts, in media una notizia ogni tre-quattro minuti. Senza che, gran parte delle informazioni siano trasmesse alla squadra, che continua a giocare: ma è una messe di informazioni che serve per affrontare l’analisi tecnica all’intervallo. Lì si analizzano questi dati in profondità, e si interviene, se è il caso, dove si deve intervenire. Sul tablet, oltre alla cronaca della partita, c’è la visione in campo largo irradiata da una telecamera dedicata, e i dati di copertura del campo trasmessi dal gps dei giocatori. In quella videata si può vedere l’equilibrio o meno degli spazi occupati e si può intervenire. Il Como, anche a Fabregas, è indubbiamente entrato nel futuro. I pizzini di Corda sembrano davvero di un’altra epoca...

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