Como-Venezia, una sfida non banale

Ricordi Riporta sicuramente alla mente soprattutto la lunga sfida dell’anno scorso, il testa a testa che ha tenuto le due squadre in corsa per la serie A

Venezia nel destino. Questo momento cruciale del campionato riporta sicuramente alla mente soprattutto la lunga sfida dell’anno scorso, il testa a testa che ha tenuto le due squadre in corsa per la serie A fino all’ultimo, con non pochi colpi di scena.

Anche se per certi versi sarebbe un ricordo da cancellare, visto che la trasferta di Venezia finì come finì, con una sconfitta per 3-0. Ma era solo la prima giornata di campionato, e quello che è contato, poi, è stato il finale. È stata anche, soprattutto, la partita di ritorno, in cui il Como riuscì a vincere in extremis, 2-1 grazie a un gol di Cutrone al 90’, sorpassando di un punto il Venezia. Ma era solo l’inizio di marzo, e la corsa sarebbe stata ancora lunga e non priva di brividi. Perché la squadra allora guidata da Vanoli, tornò avanti di due punti la settimana dopo, quando il Como perse a Cremona. E allora, appunto, c’era ancora in piena corsa anche la Cremonese.

Ma le vere inseguitrici del Parma rimasero poi solo Como e Venezia. Il controsorpasso avvenne subito, fino a lasciare indietro di tre punti i neroverdi nel giorno della vittoria di Catanzaro. Ma poi ci fu il pareggio con la Sampdoria, e il Venezia nuovamente vicinissimo, riportato a distanza di quattro punti alla terz’ultima giornata, grazie a un’altra vittoria conquistata all’ultimo, quella contro il Cittadella, mentre il Venezia perdeva a Catanzaro.

Il Como andò a Modena con la possibilità di festeggiare la promozione con un turno di anticipo, era importante arrivare davanti per lo svantaggio negli scontri diretti. Vincere dava la certezza, ma il destino era che la sfida continuasse: il Como pareggiò 0-0, il Venezia battè la Feralpisalò. Due punti di distanza, il Como per essere sicuro doveva vincere per forza all’ultima tappa, contro il Cosenza. E non vinse, anzi rischiò perfino di perdere. Verdi segnò il gol del pareggio, un successo del Venezia, che stava giocando a La Spezia, avrebbe vanificato tutto. Il Venezia perse, vincendo poi i playoff.

Ma la sfida fu davvero appassionante fino all’ultimo, e tra due squadre che meritavano entrambe di giungere al traguardo. E alla resa dei conti, fu proprio determinante lo scontro diretto vinto in casa, quello che valse al Como i tre punti in più rispetto agli avversari. Fosse finita pari quella gara, in A diretto ci sarebbe andato il Venezia.

Questo per ricordare anche oggi come l’esito di uno sfida diretta possa davvero cambiare la stagione.

Fatal Cesena

Del resto, c’è un precedente ancora più significativo in questo senso. Che più scontro diretto di così non si può. Perché in fondo la vera rivalità sul campo tra Como e Venezia ha quell’origine, lo spareggio a Cesena per la promozione in serie B nel 1991. Vinto dal Venezia per 2-1 davanti a migliaia di comaschi, uno degli esodi più consistenti che la storia del tifo biancazzurro ricordi.

Quello sì è stato un episodio che forse avrebbe cambiato la vita del Como. Erano gli ultimi anni della presidenza Gattei, andare in B avrebbe potuto magari modificare le decisioni successive. Fu una sconfitta pesante per i tifosi, che ancora a restare troppo a lungo in serie C non erano abituati.

Anche se poi ad accendere ai massimi livelli la rivalità tra le due tifoserie fu un episodio sportivamente molto marginale, un’amichevole che si sarebbe dovuta disputare a Mogliano Veneto nell’estate del 2002, e che addirittura non si giocò perché prima della gara ci furono violentissimi scontri. Al punto che si decise di annullare la partita.

Insomma, il Venezia non è un avversario qualunque per il Como. E anche stavolta quello che c’è in palio è importantissimo. Comunque vada, sarà un’altra partita che segnerà in maniera forte il percorso. Per il Como deve assolutamente essere la gara della rinascita, che Venezia anche stavolta resti nel destino per ricordare un momento bello. Come succedeva un anno fa.

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