Como a Verona, mi ritorni in mente...

Amarcord Ci sono almeno tre episodi indimenticabili, due allegri e uno triste, che sono fissati nel libro dei ricordi in maniera indelebile

Verona ok: dalla città veneta è arrivato il sì per l’utilizzo dello stadio Bentegodi da parte del Como, se per l’inizio del campionato di serie A il Sinigaglia non dovesse essere pronto. E Verona non è un posto qualunque, per le memorie dei tifosi del Como. Pur non essendoci andato a giocare chissà quante volte, ci sono almeno tre episodi indimenticabili, due allegri e uno triste, che sono fissati nel libro dei ricordi in maniera indelebile.

Il Bentegodi è, innanzitutto, il teatro di uno dei primi scontri cruenti tra tifoserie che videro protagonisti i tifosi azzurri. Un tifoso del Como, nella partita di Serie del 1975, venne ferito gravemente (fratture alle gambe), episodio che diede inizio a una rivalità feroce tra le due tifoserie, poi scemata negli anni.

Dopo, nel 1987-88 il Como andò a giocarsi la salvezza in A a Verona e venne organizzato un treno speciale che portò al Bentegodi 1100 tifosi azzurri, capitanati, in testa al convoglio, dall’allora sindaco Simone. Il Como vinse 1-0 con gol di Giunta e centrò il traguardo in una giornata indimenticabile per chi c’era. Il famoso “treno della salvezza”.Infine, nel 1994 ci fu la mitica finale playoff di serie C giocata nello stadio veronese, in cui il Como battè la Spal 2-1 conquistando il salto di categoria. Una promozione resa mitica dalla guida “nobile” in panchina, quel Marco Tardelli che si ripetè da allenatore dopo aver centrato una promozione in A nel 1975 da giocatore azzurro.

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