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Il tecnico del Milan: «Soddisfatto da chi è entrato»
Milan-Como, da 0-1 a 2-1. Per Sergio Conceiçao, tecnico del Milan, è la sesta rimonta da quando allena i rossoneri dallo scorso 31 dicembre, subentrato a Paulo Fonseca. In tutto questo, il tecnico portoghese vede aspetti positivi e negativi, anche se probabilmente sogna una squadra più dominante.
Il Milan ha battuto il Como, ma stavolta niente sigaro. L’approccio, nonostante la rete iniziale del Como, gli è piaciuto: «Ci sono aspetti positivi in questa partita. Per esempio, ho visto ottime cosa da chi è entrato a partita in corso. Ho visto anche, fin da subito, una bella mentalità. Altre cose non sono andate bene».
Conceiçao insiste sull’approccio: «A differenza di altre volte, abbiamo cominciato bene, sbagliando due o tre occasioni. Poi il gol del Como ha messo qualche dubbio nella testa dei giocatori. È normale: al di là della bravura e della qualità del Como, eravamo troppo bassi e fuori tempo nel pressing. Il Como è una squadra allenata molto bene: le cose sono migliorate quando abbiamo iniziato a fare le cose preparate in settimana».
Per l’allenatore portoghese, le cose sono poi molto migliorate: «Nella ripresa siamo migliorati. Abbiamo ripensato ai punti edeboli del Como e alle nostre caratteristiche: non è stata una bella partita, ma abbiamo vinto con merito. Sono contento, abbiamo sfruttato queste settimane piene di lavoro, ora purtroppo arriva una sosta che ci priverà di tanti giocatori. Saremo in undici ad allenarci, più i portieri…».
Si aspettava, quando è arrivato a Milano, Pulisic e Reijnders su questi livelli, oltre ad Abraham decisivo? «Sono due giocatori continui, che si esprimono sempre ad altissimi livelli. Di loro mi piace l’intelligenza che hanno anche nel fare anche cose diverse nel corso della partita. Sono felice di allenare giocatori di questo calibro».
Non è sfuggita la grandissima esultanza in occasione del raddoppio e il mancato saluto della squadra alla curva: «Ho visto lo stadio con la squadra, sinceramente io ho esultato così perché mi è venuta così. Altre volte magari esulto con meno enfasi. Non mi sono reso conto di niente nel finale, non so perché la squadra non abbia salutato i tifosi».
Qual è la vera anima del Milan? «È quella che vedo tutti i giorni - la conclusione -. Vedo spirito e voglia di lavorare al massimo. Vedo la voglia di cambiare il momento negativo che abbiamo passato e, in prospettiva il desiderio di cambiare in meglio la stagione. Abbiamo la possibilità di lavorare per avere un’evoluzione, per essere ancora più forti. Questa volta, se avessimo fatto un gol all’inizio, probabilmente avremmo visto una partita diversa».
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