Cutrone: «Pari giusto, è mancato il guizzo»

Patrick Cutrone, due partite senza segnare. Ormai aveva abituato tutti molto bene. Ma ci sono state tante altre cose da analizzare: «È vero, mi è mancato il gol, spesso si guarda solo quello anche nelle analisi, ma in realtà c’è tanto lavoro. Io poi sono il primo ad arrabbiarmi per non aver segnato. Ma se non accade, l’obiettivo primario è aiutare la squadra, magari anche solo con un movimento che libera un attaccante».

Premessa

Premessa, prima di parlare della partita più nel dettaglio: «Il pareggio è giusto, credo che non si possa dire altro. A noi oggi è mancato l’ultimo passaggio, ci sono state situazioni potenzialmente pericolose ma che non siamo riusciti concretizzare. Di solito il pallone arriva centralmente, contro il Parma questa cosa si è vista un po’ meno. Se non ci riesce, si va per vie esterne. Il Parma comunque cercava di chiudere quegli spazi. Secondo me, in generale, è mancato qualche guizzo, in particolare nella ripresa».

Nel giorno in cui forse ha brillato meno come assist-man, è arrivato il primo gol di Nico Paz: «Stiamo vedendo e ammirando il suo talento – ammette Curone - è un ragazzo con la testa e che dà sempre il massimo, noi dobbiamo aiutarlo a crescere: sì, sono felice di giocare con lui. La palla in un modo o nell’altro riesce sempre a servirla bene».

Si è anche notata una certa propensione del Como ad attaccare dalle fasce, fatto un po’ insolito: «Non era una cosa studiata a tavolino, ci sono state dinamiche di gioco e di campo. Loro concedevano qualcosa sulle fasce e quindi abbiamo attaccato di più in quelle zone».

Resta comunque una prima parte di stagione molto positiva per Cutrone, sempre più a suo agio come simbolo e capitano del Como: «Penso semplicemente che sono sempre stato questo, in passato però non ho mai avuto come la continuità di gioco che ho ora. Magari sono anche migliorato, grazie alle esperienze dentro e fuori dal campo. Cosa deve fare l’attaccante di Fabregas? Gol... Scherzi a parte, faccio ciò che il mister chiede. Mi trovo molto bene con questo modo di giocare è adatto a me».

Obiettivo

L’obiettivo vero del Como? «Rimanere con piedi per terra perché puntiamo alla salvezza, pensare solo alla salvezza».

Questa l’analisi di Botond Balogh, difensore ungherese del Parma: «Aspettavamo questa partita, sapevamo che loro amano giocare dal basso. Anche noi volevamo tenere la palla il più possibile. Cresciamo in tutto, ci servono queste cose per imparare: adesso dobbiamo migliorarci nella gestione della partita. Mancavano 30 secondi alla fine primo tempo e abbiamo preso gol: non va bene».

Sul gol subito, Balogh era a pochi passi da Paz: «Non sono riuscito a prendere la palla, secondo me Fadera ha fatto un grande assist».