Cutrone e Verdi, la qualità al potere. È caccia al... dieci

Calcio B Il salto di qualità del Como e la strana coppia. Tra assist, gol, rigori e “benedizioni” di mister Longo entrambi vanno a caccia del primato personale di reti

Simone Verdi contro il Catanzaro porta via il posto di rigorista a Patrick Cutrone, e in cambio gli regala la giocata per il gran gol di Pisa. Cutrone segna la splendida rete in rovesciata grazie all’assist del fantasista e subito dopo il pareggio del Pisa sono ancora loro due a costruire una grande occasione per il possibile raddoppio, in contropiede. Sempre Verdi a suggerire e Cutrone a cercare di finalizzare.

La perla

L’attaccante poi trova un’altra perla, quel pallonetto che finisce sulla traversa. Così come Verdi, prima di uscire, prova a inventarsi altro. Un dialogo a due voci, ora insieme ora singole, che porta con sé una qualità che in questa serie B può fare la differenza.

Non sono una coppia d’attacco vera e propria, ma possono diventare comunque un tandem micidiale. Del resto il Como ha dimostrato di saper giocare anche con una sola vera punta. Scelta arrivata in conseguenza dell’assenza di Cerri, ma chiaramente non a caso. Perché alla voce trequartisti, fantasisti o uomini dietro le punte chiamateli come volete, il Como quest’anno ha abbondato anche in fase di costruzione estiva della squadra. E il nome di Verdi è circolato tanto per tutto il mercato. Una scelta precisa, anche se nel ruolo le alternative non mancavano.

Stiamo del resto parlando di un giocatore che ha trascorso gli ultimi dieci anni in serie A e di un altro che, durante il campionato in cui ha compiuto vent’anni, è stato con diciotto gol il miglior marcatore stagionale del Milan tra campionato e Coppa.

Li accomuna il fatto, per motivi diversi, di aver avuto un avvio di campionato un po’ a rilento. Cutrone ha faticato a trovare il gol, Verdi a trovare la condizione.

Ma stando a quello che abbiamo visto anche sabato stanno recuperando velocemente. Patrick è sempre uno di quelli che i tifosi applaudono in maniera più convinta per il grande impegno, è sempre stato in campo dall’inizio. In compagnia di Cerri, di Gabrielloni, o unica punta. Simone ci ha messo un po’ di più per farsi apprezzare, ma solo perchè ha dovuto affrontare un rodaggio più lento e sta ancora cercando maggiore continuità. E’ partito titolare sette volte, e non ha ancora giocato una partita intera. Ma ha già lasciato segni importanti, facendo capire di riuscire a farlo sempre di più.

Di entrambi Longo dice «possono migliorare ancora tanto». Ed è vero. Proprio dopo la partita di Pisa, ai microfoni televisivi, di Cutrone ha detto «in questo ambiente è nelle condizioni migliori per tornare a livelli altissimi, dipende solo da lui».

«Margini di crescita»

E l’altro giorno l’abbiamo visto. Di Verdi pochi giorni fa aveva affermato di essere «molto contento di come si sta calando in questa realtà. È un giocatore che ha ancora grandissimi margini di crescita». Insomma, una coppia anomala che ancora deve del tutto esplodere ma che ha le carte per poterlo fare.

In comune hanno un numero, il 10. Non tanto quello sulle spalle, che ora porta Cutrone, quanto quello dei gol: per entrambi è il record di reti segnate in campionato. Cutrone al Milan e Verdi al Bologna, tra l’altro nella stessa stagione, il 2017-18. Per Cutrone batterlo può essere più facile, ma Verdi ora si è preso il ruolo di rigorista, forse anche in seguito all’errore del compagno. Il suggerimento di quale potrebbe essere per entrambi l’obiettivo di quest’anno, singolo e di coppia, vien da sé. E forse non è poi così impossibile.

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