Cutrone, via la febbre. Sollievo del Como qui servono i suoi gol

Calcio Tolto in extremis dai convocati a Cremona sta guarendo da un attacco influenzale

Un banale attacco di influenza, o comunque un’indisposizione di questo tipo. La spiegazione dell’assenza di Patrick Cutrone a Cremona è stata fornita così, sia pure senza entrare troppo nei dettagli, da parte del Como.

Qualche interrogativo, per la verità, l’assenza dell’attaccante l’aveva suscitato visto che proprio la sera prima della partita, quando cioè a quanto pare si è deciso di non farlo partire per la trasferta, Cutrone veniva comunque inserito tra i convocati. Questo aveva anche fatto pensare a un riacutizzarsi del suo problema muscolare proprio nell’immediatezza della gara.

Difficoltà a sfondare

Fortunatamente, però, sembra non essere così. «Contiamo di averlo a disposizione per la partita con il Pisa», è la versione ufficiale del Como. E a questo punto, a meno di un malore particolarmente grave che lo costringa a restare lontano dagli allenamenti per più giorni, l’attaccante sabato ci sarà.

La sua presenza o meno diventa una questione davvero importante. Grazie a lui si è vinto con il Venezia, e senza i suoi gol (è l’unico in doppia cifra) tutto è stato un po’ più difficile. Se si considera poi che contro il Pisa mancherà anche Strefezza, che ha segnato solo due gol e poi più nulla ma sono state reti decisive per vincere, c’è molto bisogno di qualcuno in più che possa segnare.

L’attacco del Como, tra quelli delle prime sei squadre della classifica, è il meno produttivo insieme a quello della Cremonese, con la differenza però che i grigiorossi hanno subìto 11 reti in meno. E in questo conto certamente pesano le partite che Cutrone non ha potuto giocare negli ultimi due mesi. Troppo importante rivederlo in campo al più presto.

L’interrogativo

E a proposito di attacco, incuriosisce ora quella che sarà la scelta tecnica senza Strefezza. Sarà confermato lo stesso modulo, magari impiegando al suo posto Chajia, o si proveranno le due punte? Un interrogativo che probabilmente passa anche dal possibile ritorno del numero 10, che il Como deve assolutamente recuperare in questo finale di stagione. Anche perché sinora, Gabrielloni a parte, in campo si sono visti un po’ Nsame, qualche minuto Fumagalli e a Cremona anche Gioacchini.

Ma quale sia l’idea tecnica precisa sull’alternanza delle punte ancora non si è capito. E nessuno di loro, comunque, è ancora stato funzionale ad aumentare i gol. Mentre il tempo stringe.

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