Cutrone, voto 10 e lode (e tutti ai suoi piedi)

Calcio Con il Venezia rete capolavoro (la decima) che decide il big match nel giorno del suo rientro

Un gol straordinario, celebrato da tutti, anche al di fuori di Como. Patrick Cutrone si è ripreso in un attimo la ribalta, e lo ha fatto in un momento così particolare da sembrare veramente un segno del destino. Perché in quella rete che ha consentito al Como di battere il Venezia c’è davvero tanto, anche una rivincita su quell’incidente che lo ha tolto di scena per un mese e mezzo.

Classifica cannonieri

Forse non sarebbe finita com’è finita, con lui in campo, la partita con l’Ascoli a fine gennaio, quella cioè in cui il numero dieci ha dovuto lasciare il campo a metà partita, quando ancora tutto poteva accadere. E invece è finita 0-2. Patrick aveva sempre segnato nelle quattro partite precedenti, aveva cominciato a prendere il volo nella classifica cannonieri, confermando quello che del resto è.

In assoluto uno dei top player della B. Era del resto, fino a quel momento, l’attaccante che aveva segnato più di tutti togliendo i rigori. E difatti il Como, a parte la goleada di Lecco che onestamente fa un po’ meno testo, sotto rete ha sofferto non poco.

E anche domenica molto probabilmente senza di lui il Como non avrebbe vinto. Del resto per Patrick questa si avvia a essere una delle stagioni migliori. Proprio con il decimo gol stagionale, ha raggiunto il suo record personale in campionato. Quello con la maglia del Milan quando appena ventenne arrivò a diciotto reti totali in stagione, tra serie A, Coppa Italia ed Europa League.

L’exploit che lo consacrò ai massimi livelli. E oggi, diversi anni dopo, con gol come questi Cutrone si sta giocando altri grandi traguardi, personali e di squadra. Oltre alla possibilità di ritornare in serie A con la maglia della sua città, che avrebbe un valore inestimabile, per lui e per chi lo guarda, magari anche un po’ rimpiangendolo. La rivincita delle rivincite.

La maglia numero 10 resterà, i gol saranno di più. Ma quel 10 è anche un riconoscimento alle qualità tecniche chesono emerse tutte in quel tiro al volo, un concentrato di precisione, di potenza, di istinto da bomber vero e da campione assoluto.

Qualità che vanno oltre qualsiasi schema, qualsiasi ragionamento. Qualsiasi portiere, anche. E dieci sono anche le partite che mancano alla fine, a questo punto tutte decisive. Un patrimonio che Cutrone ha una gran voglia di sfruttare, e se riuscisse a ritrovare, come decisamente sembra, il passo che aveva prima dell’infortunio, la vittoria della classifica cannonieri può essere ancora a portata di mano. Un bello stimolo in più, ammesso gliene servano altri.

Risvolto personale

Perché oltretutto nella straordinarietà di una giornata alla fine della quale Patrick ha ammesso «dalla felicità non ci capivo più niente», c’è anche un risvolto personale bellissimo. Una rete tutta comasca e piena di significati e di emozioni, con la palla partita dai piedi del neopapà Iovine, di Bregnano, per arrivare a lui, di Parè, che neopapà sta per diventare, tra meno di un mese. Quando si dice la festa perfetta. E il meglio deve ancora venire.

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