Dai, Como: rifallo. Batti il Verona

La partita Dopo l’esaltante successo di martedì a Bergamo contro l’Atalanta, gli azzurri ci riprovano al Sinigaglia. Fabregas abbottonato sulle scelte

L’appetito vien mangiando. E l’abbuffata di martedì sera a Bergamo ha solo aumentato l’appetito di questo Como, e ancora di più quello dei suoi tifosi. Oggi con il Verona si cerca un’altra giornata da mandare agli almanacchi, ovvero il ritorno alla vittoria in casa in serie A. E il viatico è assolutamente dei migliori, visto quello che è appena successo.

Le parole di Fabregas invitano però, prima di tutto i giocatori, a lasciare fuori dal campo l’euforia di Bergamo, dimenticandosi per questi novanta minuti di qualsiasi forma di appagamento mentale. E sarà dunque un altro bell’esame di maturità per una squadra che sta comunque crescendo a vista d’occhio, in tecnica e in personalità.

Con la mente al passato

Piuttosto, ci sarà invece da tenere ben in mente quello che è accaduto quindici giorni fa contro il Bologna. Che può servire ben di più, per ricordarsi ciò che non si deve fare. Buttare via punti e partite che si hanno già in mano. Dovranno essere attenti i giocatori, dovrà essere bravo Fabregas a gestire una situazione che rischia di essere più difficoltosa di quella di Bergamo. Il Verona è una squadra che lotta, che sa anche ragionare, che sa essere opportunista. E che, particolare importante, arriva da due sconfitte, dunque ha molta voglia di rivalsa.

Stavolta Fabregas è stato un po’ più abbottonato sulle sue possibili scelte. Ha parlato di un paio di giocatori usciti dalla partita di Bergamo in condizioni non perfette, e che dunque potrebbero non esserci. Ma non ha voluto far capire chi. Ha fatto per esempio riferimento all’importanza di gestire bene Sergi Roberto, per la prima volta in campo novanta minuti.

Anche se è difficile pensare di poter rinunciare a un giocatore del genere, che potrebbe dunque magari essere impiegato per un tempo inferiore. Va considerato però il fatto che è comunque molto vicina, solo cinque giorni, la partita successiva. E che partita, in casa del Napoli. Ci sta che qualche scelta possa essere fatta anche in questa chiave. Lo scopriremo oggi. I giocatori ci sono tutti, a eccezione dei due già assenti a Bergamo: Barba, che è ormai in fase di rientro dopo un problema alla schiena, e Cerri, alle prese con un guaio muscolare, a un flessore.

Nessuno dei due, comunque, sarebbe presumibilmente stato titolare. Il Verona dovrebbe rispondere al Como con un 4-2-3-1. Zanetti deve fare i conti con diverse assenze, in forse sino all’ultimo sono rimasti Suslov e Duda, certi invece i forfait di Suat Serdar e Abdou Harrou.

In difesa, a sostituire lo squalificato Dawidowicz, dovrebbe esserci Daniliuc. A centrocampo Belanyane e Dani Silva vanno verso la riconferma.

Le scelte di Zanetti

In attacco si contendono una maglia da titolare Casper Tengstedt e Daniel Mosquera col danese favorito nel ballottaggio. Per la squadra di Zanetti è la terza trasferta: i gialloblù fuori casa hanno raccolto una vittoria, per 0-2 a Genova, e una sconfitta per 2-1 a Roma contro la Lazio. In queste prime giornate non hanno mai pareggiato, due vittorie e tre sconfitte.

Uno dei problemi su cui si è focalizzato maggiormente il lavoro di Zanetti è quello dei gol subìti, otto tanti quanti quelli segnati. «Abbiamo lavorato tanto sulla fase difensiva – ha spiegato il tecnico gialloblù - credo che ci sia bisogno, perché numeri alla mano il problema è stato principalmente quello. La fase offensiva ha buoni numeri, ma dobbiamo prendere meno gol».

La sfida di oggi è importante per entrambe, uno scontro diretto tra due squadre che puntano alla zona centrale della classifica. Il Como vincendo scavalcherebbe il Verona lasciandoselo dietro di due punti. E prima di uno scontro difficile come quello di Napoli sarebbe un passo fondamentale.

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