Diao più Nico Paz: una coppia stellare

I due talenti del Como a caccia di record. Sono nel poker di giovani con almeno quattro reti in A

Era fondamentale. Perché tornare a casa senza punti da Firenze dopo le sconfitte contro Atalanta, Bologna e Juventus sarebbe stato pesante, se non altro sotto il punto di vista psicologico, dato che domenica prossima arriverà il Napoli al Sinigaglia.

E invece il Como non solo ha ottenuto punti, ma ha vinto con pieno merito domando la Fiorentina, squadra apprezzata da tutti gli appassionati per il lavoro che sta facendo Palladino. Un dominio sotto ogni aspetto, con un gioco organizzato a partire dalla fase difensiva, che ha quindi portato alla prima vittoria in trasferta della stagione senza subire gol, seconda in assoluto (l’altra era stata quella di Bergamo, cinque mesi fa, quando finì 1-3 per i lariani).

Ma le analisi conviene farle sui protagonisti. Intanto Diao, che con 4 gol in 7 partite ha già superato i numeri della prima parte di stagione con il Betis, dove ne aveva segnato 2 in 19 disputate. Un acquisto azzeccatissimo, che ha sorpreso tutta la Serie A per esplosività (si veda il gol di Firenze) e abilità nello smarcarsi per il tiro (si veda il gol contro il Milan). E poi Nico Paz, che ha finalmente trovato il suo primo gol in trasferta da quando veste la maglia blu reale. Il fantasista argentino è ora a quota 6 reti: l’ultimo giocatore straniero del Como ad aver raggiunto questa cifra in un campionato di Serie A era stato un certo Dan Corneliusson nella stagione 1987/88.

Sta nascendo una nuova coppia stellare? Occorre domandarselo dopo le due gemme viste nella culla del Rinascimento. Dalla loro c’è sicuramente l’età. Diao (classe 2005) e Paz (classe 2004) sono due dei quattro più giovani giocatori con almeno 4 gol segnati in questa Serie A; con loro Santiago Castro e Kenan Yildiz.

E se proprio vogliamo infierire, gli assist per le reti a Firenze sono arrivati da Caqueret (classe 2000) e Da Cunha (classe 2001). Insomma tutto sembra rispondere bene a quel “progetto a lungo termine” che Fabregas non si stanca mai di citare davanti ai microfoni.

E per rimanere ancora in tema Sanremo, se fossero una canzone, quale sarebbero oggi Diao e Nico Paz? Forse “Terra promessa” di Eros Ramazzotti, vincitrice nel 1984 tra le “Nuove proposte”. In fondo quelli del Como sono “ragazzi di oggi, anime della città”. Chissà allora dove ci porteranno…

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