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Mercoledì 23 Aprile 2025
Dia(o)volate, i gol che hanno cambiato la storia del Como
All’attaccante azzurro è bastata mezza stagione per imporsi nel campionato italiano
Se Cesc Fabregas con una partita ancora quasi tutta da giocare, davanti al pubblico dell’Olimpico in casa della Lazio, con l’angoscia di aver perso in maniera un po’ traumatica dopo solo un quarto d’ora uno come Nico Paz, scelse di mandare in campo un diciannovenne arrivato da poche ore, è evidente che questo ragazzo dovesse avere qualcosa di speciale.
La storia di Assane Diao con il Como iniziò così, ai primi di gennaio. E già quella sera lui riuscì a dare parecchio fastidio agli avversari, ne fece ammonire due, dimostrò personalità, voglia, classe fuori dal comune.
Oggi, poco più di tre mesi dopo, Diao è il miglior marcatore del Como, è il terzo miglior cannoniere della serie A per rapporto tra partite giocate e gol segnati, con una media di 0.53 reti a partita. Otto gol in quindici gare. Meglio di lui in questo senso, e senza differenze abissali peraltro, hanno fatto solo Retegui e Kean, con diverse partite in più, più esperienza, e il vantaggio di giocare in squadre che stanno più in alto.
È diventato intoccabile
Da quella sera a Roma, Diao si è guadagnato un posto da titolare che non ha mai più perso. In un reparto offensivo che ha visto ruotare un po’ tutti, in cui a nessuno da gennaio a oggi è stata risparmiata almeno una partenza in panchina, lui è diventato intoccabile.
E a segnare con regolarità ha cominciato proprio nella sua prima gara da titolare, pochi giorni dopo l’esordio a Roma. Era la sera di Como-Milan: Da Cunha imposta l’azione, Caqueret la porta avanti e apre sulla destra per Assane, lui punta Hernandez e con un rasoterra batte lui e Maignan. Il Milan poi vincerà, nonostante la bella prova del Como, ma quella rete dà il via a una sequenza straordinaria.
Perché Diao si ripete pochi giorni dopo: bastano cinque minuti di partita contro l’Udinese, stavolta a imbeccarlo è Strefezza, lui entra in area da destra, confonde la difesa bianconera, spara un diagonale potente sotto la traversa. E dà il via così alla goleada comasca, finisce 4-1, quella rete è stata la miccia che ha acceso l’attacco del Como.
Terza rete, Como-Juventus. Altro gol importante, anche se alla fine la Juve con un rigore è riuscita a vincere. Diao pareggia il primo vantaggio bianconero quando sta per arrivare l’intervallo, palla di Cutrone da sinistra, lui la mette in rete di testa. E grazie a questo gol il Como resta fino all’ultimo in partita.
Vittime illustri, tante. A Firenze, dove il Como vincerà 0-2, lui segna la prima rete anche in questo caso poco prima dell’intervallo, al 41’. Caqueret lo lancia sulla fascia sinistra, lui entra in area palla al piede, gran rasoterra, gol.
Un vantaggio che influisce poi tanto sull’andamento del secondo tempo, in cui Paz chiuderà poi la gara con la seconda rete. La domenica dopo, altra meraviglia. Il Como batte il Napoli, la rete decisiva del 2-1 arriva a un quarto d’ora dalla fine.
Cutrone da sinistra serve centralmente Paz, che appoggia perfettamente per Diao. E grazie al suo gol la capolista cade al Sinigaglia. E siamo a cinque.
Le ultime tre reti sono arrivate nelle ultime due trasferte, in questa storica sequenza di tre vittorie consecutive: il gol di Monza, anche questo importante perchè è quello dell’1-2, al 39’ del primo tempo. Palla di Caqueret, leggera deviazione di un giocatore biancorosso, implacabile diagonale rasoterra da destra.
E poi, la splendida doppietta di Lecce, a suggellare una partita eccellente. Fantastico il tocco di Paz che lo lancia per il primo gol, delizioso il passaggio di Strefezza per chiudere il risultato con lo 0-3.
Tutte belle conclusioni
Tutti bei gol, anche quelli che non sono serviti per i risultati ma che hanno comunque contribuito a dare ad Assiane sempre più sicurezza, e al Como la certezza di avere a che fare con un giovane campione di rara qualità.
Che in questi mesi ha avuto anche l’emozione, e il meritatissimo riconoscimento, di poter esordire con la Nazionale del suo paese d’origine, il Senegal, proiettato verso una qualificazione Mondiale che anche grazie a Diao diventa un obiettivo più possibile.
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