Como calcio / Olgiate e Bassa Comasca
Martedì 10 Dicembre 2024
Divieto di trasferta: niente tifosi giallorossi al Sinigaglia
Si conferma la tendenza all’accentuarsi delle restrizioni
Una pioggia di divieti. Dopo la decisione che ha impedito ai tifosi del Como di prendere parte alla trasferta di Venezia, sarà così per le tifoserie di Roma, Atalanta e Napoli. Per la partita del Sinigaglia è stato emesso il divieto di acquisto del biglietto ai residenti in Lazio, per tafferugli avvenuti in occasione di Roma-Atalanta la settimana scorsa. Stop dunque anche per gli atalantini, che non andranno a Cagliari. E per i napoletani, a cui sono state vietate ben tre trasferte, le prossime tre. E peraltro in questo turno appena giocato ai tifosi della Lazio è stato proibito di andare a Napoli, trasferta già vietata anche ai romanisti.
Insomma, un bollettino di guerra, che non si limita alla serie A. Per esempio nel prossimo turno è stata vietata la trasferta a Genova contro la Sampdoria per i tifosi dello Spezia. Motivazioni preventive o punitive che siano, perché le situazioni non sono esattamente tutte uguali, la situazione in questo senso sta inasprendosi.
L’Osservatorio ministeriale per le manifestazioni sportive basa queste sue decisioni, così è spiegato, nell’aumento dei numeri di feriti tra le forze dell’ordine, rispetto all’anno scorso. Fatto sta che a questo punto non si va più tanto per il sottile.
A Como è la seconda volta quest’anno, nel giro di poche partite, che la tifoseria ospite - o meglio, nello specifico i residenti nella provincia di provenienza della squadra avversaria – viene bloccata. Era già successo contro il Parma, in quel caso la tifoseria parmense era stata fermata per problemi avvenuti nella partita precedente, il derby con il Bologna.
Era poi stato effettuato un ricorso al Tar da parte dei parmensi, vinto. Ma è comunque raro che questo avvenga. Tra l’altro per esempio nel caso dei tifosi comaschi a Venezia l’ufficialità del provvedimento di divieto è arrivata molto a ridosso della gara. Ed era comunque una decisione diversa, visto che il settore ospiti è stato chiuso, indipendentemente dalla provincia di provenienza dei tifosi avversari.
In ogni caso, tuttavia, il quadro resta abbastanza allarmante e la linea a questo punto appare molto chiara, se già quando ancora non si è arrivati a metà campionato l’elenco dei divieti è già così cospicuo.
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