Effetto Da Cunha sul Como: è lui il piano B

Calcio Con il francese si può sopperire alle importanti assenze a centrocampo. E poi è un sostegno per l’attacco

Se si dovesse chiedere a Cesc Fabregas di quali giocatori non farebbe mai a meno, tra questi sicuramente ci sarebbe anche lui, Lucas Da Cunha. E non solo perché proprio lui, insieme a Gabrielloni, mise la firma alla sua prima vittoria sulla panchina del Como, contro la Feralpisalò.

«Con me Da Cunha gioca sempre», diceva Fabregas qualche mese fa, prima che la sua squadra subisse una trasformazione diversa, che escluse il francese dai titolari. L’anno scorso la sua duttilità da centrocampo in giù fu ampiamente utilizzata, e fu importante anche per la conquista della serie A, insieme alla sua capacità di fare gol. Sette ne segnò l’anno scorso, un contributo sostanzioso, e tutti dall’avvento di Fabregas in panchina in poi.

Qualità e intensità al reparto

E ora proprio lui può diventare il piano B vincente con l’assenza di uomini importanti a centrocampo, ma anche un sostegno fondamentale per l’attacco, a Genova ne ha dato una dimostrazione. In un settore offensivo colmo di talenti, il gol, comunque decisivo, lo ha fatto lui.

La sua prima rete in serie A. Passata un po’ in sordina per come poi è finita la partita, ma è stato comunque un segnale importante.

Anche perché Da Cunha non ha fatto solo quello. Ha ridato vita e intensità a un centrocampo che con le assenze di Perrone e Sergi Roberto sembrava aver perso le sue qualità migliori. La sua presenza invece ha restituito qualità e intensità al reparto, ha supportato nel modo giusto anche Engelhardt, ha dato un’iniezione di velocità e freschezza al lavoro offensivo. È difficile che un allenatore ammetta i suoi errori, eppure Fabregas a Genova a fine partita è stato chiaro e onesto: «Ho sbagliato a non farlo giocare anche a Empoli, avrei dovuto seguire il mio istinto, anziché ragionare troppo. E forse sarebbe andata diversamente».

Nell’amarezza della serata, con la rabbia per una vittoria sfuggita da pochi minuti, Fabregas ha avuto comunque la certezza, già percepita da chiunque nel guardare la partita, che una soluzione importante il Como ce l’ha.Proprio con uno dei giocatori simbolo della conquista della serie A.

Un protagonista in più

Ed è molto probabile che ora per Da Cunha, in attesa che tutti i tanti infortunati si rimettano a posto, ci possa essere più spazio.

Da mezz’ala, da esterno, da quello che potrà servire. È anche grazie a lui che il Como è tornato da Genova con la consapevolezza di aver ritrovato la sua fisionomia e il suo bel gioco, insieme a una maggiore concretezza offensiva. Non ancora sufficiente, certo, se no in casa dei rossoblù si sarebbe vinto. Ma il Como ha ritrovato un protagonista in più, magari meno nominato di altri, ma non meno importante.

Certo, non sempre sarà possibile schierare una squadra così piena di giocatori offensivi, già dalla gara con la Fiorentina sarà importante sapersi coprire un po’ di più. Ma quel «con me Da Cunha gioca sempre» forse non appartiene più solo al passato.

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