Fabregas: «Al Como serve maggior cattiveria»

Il mister in vista del Monza: «Con loro hanno fatto fatica tante grandi squadre, non sono a un livello così lontano da noi»

CALCIO

Si riparte da quella richiesta, da quel messaggio diretto. Tornate con i piedi per terra, ha detto Cesc Fabregas ai suoi giocatori dopo Como-Empoli. Se il concetto sia stato compreso lo capiremo a Monza, «perché avere ambizioni è molto importante, ma avere ambizioni smisurate e sciocco è molto pericoloso».

Fabregas prima di questo derby fa capire meglio che cosa intende. «Ho visto negli ultimi dieci minuti del primo tempo e negli ultimi dieci del secondo fare cose che non si devono fare, la squadra disordinata, che ha corso dei rischi. No, non si devono cercare cose che non si possono fare, a quel punto se non si riesce a vincere almeno bisogna evitare di perdere. Dunque quel punto è buono, ma ci vuole un altro atteggiamento».

La gestione dei finali, peraltro, non è da oggi che crea qualche problema. «L’anno scorso finivamo le partite con più cattiveria, forse oggi su quello c’è da lavorare, ma è anche vero che la A non può essere paragonata alla B, è tutto molto più difficile. In B si poteva rischiare un po’ di più, in A no. In queste partite che mancano, però, bisogna porre molta attenzione a questo aspetto. Con l’Empoli il problema sono state le marcature preventive, un disastro, e abbiamo attaccato male la profondità. È stato comunque un punto utile, preparare le partite in Italia è difficilissimo. Nessuno vince facilmente, nemmeno le prime contro le ultime».

«Non è semplice per niente»

Ecco il punto. Giocare contro l’ultima in classifica «non è semplice per niente. Con il Monza hanno fatto fatica tante grandi squadre, non sono a un livello così lontano da noi. Nesta ha un modo interessante di far giocare le sue squadre, lo abbiamo già visto l’anno scorso in B. Sicuramente ci saranno fasi della partita in cui riusciremo a essere dominanti, e saranno i momenti anche più pericolosi per noi se non saremo attenti».

La scelta di qualche giocatore un po’ più esperto per gestire queste gare finali può essere una chiave importante, come ad esempio l’idea di mettere sulle fasce Vojvoda e Moreno. «Anche per questo, per il fatto di avere in campo una squadra un po’ meno giovane, con l’Empoli mi aspettavo un po’ di più, una gestione migliore».

Entrambi potrebbero essere riproposti a Monza, mentre qualche dubbio in più, perlomeno nella formazione iniziale, potrebbe esserci su Sergi Roberto. Più probabile che possa tornare in campo Perrone.

«Sergi ha giocato in tutto ottanta minuti in cinque mesi, ha avuto un calo a metà partita, va gestito bene. È comunque un giocatore che alza tantissimo il livello anche in allenamento, che io vedo ancora nel futuro del Como sia come protagonista in campo che come esempio e aiuto per i più giovani».

Douvikas e la soddisfazione

Rientrerà Paz, il che potrebbe riportare la squadra a una struttura tattica diversa, senza la punta di ruolo. Anche se il gol di Douvikas ha certamente dato all’attaccante greco una grande motivazione in più. Ed è stata una rete che a Fabregas ha dato tanta soddisfazione.

«Su quell’azione lavoriamo da più di un anno... abbiamo fatto due gol simili l’anno scorso, con Feralpisalò e Sampdoria. Questo con l’Empoli è stato quello riuscito meglio, finalmente. Siamo contenti per Douvikas, arriverà anche per lui il momento di avere più spazio». Che forse non sarà domani, anche se non è detto.

Chiusura sui tifosi, che non potranno esserci. «E ne sentiremo la mancanza, ma sappiamo di averli dietro di noi, a spingerci. Saranno comunque in campo con noi».

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