Fabregas: «Bravi tutti. Ma preoccupato per Paz»

Interviste «Non era facile venire qu e giocare così. La caviglia di Nico si è gonfiata tantissimo»

Fabregas è orgoglioso della sua squadra: «Lo so, la nostra malattia è di non concretizzare tutto ciò che costruiamo, però il calcio è molto difficile: venire qua a giocare così in questo campo non è normale, credetemi. Sono contento, abbiamo avuto personalità. Sono un po’ arrabbiato perché potevamo vincere, ma va bene». Cosa è mancato? «Il pezzettino che è mancato è stato non sfruttare le occasioni, come all’inizio. Negli ultimi minuti è stata una partita di intelligenza, di gestione. Noi vogliamo sempre attaccare ma forse alla fine era meglio rallentare un po’, ma è parte del processo. Non posso pretendere che tutti facciano bene al 100%. Tanto merito, bravi ragazzi. Dobbiamo imparare, imparare, imparare».

Gli esordi di Butez e Diao: «Butez a fatto molto bene, all’inizio in un paio di situazioni è stato preso in contropiede, ma capisco il nervosismo, è qui da due giorni, ma ha fatto bene. Assane lo conosciamo bene, è entrato un po’ in difficoltà senza riscaldarsi, in una nuova squadra, lo abbiamo messo tra le linee, nella ripresa si è vista la sua qualità schierato più esterno. Matic? Ho parlato con lui, è mio amico, ho fatto una chiacchierata ma è difficile, vediamo come va il mercato, mancano tre settimane. Dossena ha giocato con una caviglia così, ha dato tutto». Come sta Paz? «Non bene - brutta faccia di Cesc -. La caviglia di è gonfiata tantissimo». Per la prima partita del nuovo anno, per i tifosi del Como una trasferta suggestiva e di livello, alla quale hanno voluto prendere parte quasi 500 tifosi. Tanti. Lo stadio Olimpico è tornato ad accogliere nuovamente i colori biancoblù, a distanza di quasi un ventennio, per una partita tutt’altro che banale.

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