Fabregas: «Errore di ingenuità nell’azione del rigore»

Interviste «Non ha sbagliato solo Sergi Roberto con la palla persa. Prima di quello c’era stata una rimessa laterale non gestita bene

Un tempo, e forse anche qualcosa in più, giocato alla pari contro l’attuale capolista della Serie A. Anzi, una volta incassato lo schiaffo a freddo che ha fatto parecchio arrabbiare Cesc Fabregas, il Como ha quasi dettato legge al Maradona contro il Napoli poi però nel secondo tempo la qualità della formazione azzurra è uscita alla lunga e per i biancoblù è arrivata una sconfitta dopo due vittorie di fila.

Fabregas non può che essere soddisfatto per la prestazione dei suoi: «Io ho visto un Como superlativo per un’ora, abbiamo giocato bene e mantenuto la nostra identità di gioco, fatta di possesso palla, qualità e idee. Quando giochi sono squadre del livello del Napoli così alto devi fare sempre attenzione ai particolari. Infatti nel secondo tempo la situazione si è complicata a causa di un errore in fase di gestione della palla».

Fabregas si riferisce all’episodio del calcio di rigore realizzato da Lukaku che ha cambiato l’inerzia della partita e ha fatto la differenza nel secondo tempo. L’allenatore del Como ha spiegato cosa è accaduto in quel frangente: «Non ha sbagliato solo Sergi Roberto con la palla persa. Prima di quello c’era stata una rimessa laterale non gestita bene da parte nostra, Audero avrebbe potuto lasciare la palla andare fuori, ma ha deciso di giocarla e questo ha portato al fallo laterale per il Napoli. Purtroppo dopo aver fatto bene per sessanta minuti siamo un po’ calati, la stanchezza ha preso il sopravvento. La squadra è giovane, non abbiamo ancora tanta esperienza, quindi dobbiamo imparare a gestire alcune situazioni, essere più cattivi e scaltri, imparando a saper giocare in determinati momenti della partita. Giocare contro squadre di alto livello come il Napoli ci dà fiducia. Siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare a lavorare per gestire meglio i momenti della partita».

Per provare a rimetterla in piedi, Cesc Fabregas ha cambiato volto ai suoi inserendo tutti i giocatori offensivi, ma il Como - come detto dallo stesso allenatore dei lariani - a quel punto del match era già un po’ spento.

«Volevo che la squadra andasse avanti a pressare e a recuperare palloni, per questo ho messo Sergi Roberto terzino e Gabrielloni, Belotti e Cutrone davanti. Avrei preferito qualche cross in più e qualche fraseggio in meno. La squadra deve capire che non siamo il Barcellona, dobbiamo capire le varie fasi del gioco, questo richiede tempo. Dobbiamo migliorare, lavorare con i giocatori ed essere tranquilli dopo il terzo gol».

Dopo la partita Fabregas ha svelato di essere rimasto per circa dieci minuti nello spogliatoio di Conte per scambiare opinioni: «Allena da tanti anni, io credo che nell’ultimo decennio sia uno dei migliori. Ha allenato grandi calciatori, per me è un piacere averlo messo anche un po’ in difficoltà, è incredibile».

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