Fabregas: «Manca poco, ma sbagliamo ancora in area»

Interviste «Perché se arriviamo a 90’ e non ci fermiamo a 75’ di buon calcio, alla fine vinceremo»

«Siamo il Como, per vincere dobbiamo fare il doppio degli altri. Perché se arriviamo a 90’ e non ci fermiamo a 75’ di buon calcio, alla fine vinceremo». Ha sperato di vincere, mister Cesc Fabregas. Anche dopop il 2-2 di Iling al 91’.

Con il Bologna che festeggiava un pareggio forse ispirato, il tecnico catalano provava a incoraggiare la squadra: «Effettivamente sì, pensavo anche che avremmo potuta vincerla. C’è stata una chance con Braunoder. Questa azione è il film di questo nostro inizio di campionato: cerchiamo di essere sempre dominanti, in controllo, tatticamente è stato fatto tutto bene. Ma, come ho detto dopo Cagliari e Udine, il “dinero”, la ricompensa nel calcio è tutta in area. Dove dobbiamo migliorare».

Fabregas cita tante azioni da gol create: «Io ricordo tante chance e non parlo solo dei tiri. C’è stato qualche errore nell’ultimo passaggio, nell’ambito di azioni ben costruite. In questo dobbiamo fare passi avanti. Io devo essere ancora più bravo a mostrarlo e ad aiutare i giocatori a fare la scelta giusta».

Il modulo, 4-2-3-1, lo ha soddisfatto: «È andata bene, ma ogni partita è diversa, non posso dire se sarà una scelta che riproporremo anche contro l’Atalanta». Si entusiasma quando si citano i giovani della sua squadra: «Io chiedo ai ragazzi di credere in quello che facciamo. Sono esigente, chiedo personalità con la palla, loro stanno assorbendo tutto in maniera veloce. Oggi c’erano nove giocatori nuovi in campo rispetto all’anno scorso. Questo richiede tempo: io chiedo tanto, ma non sono nemmeno stupido: non possiamo essere ora la squadra che vogliamo essere tra due-tre mesi. Ma lavoriamo per questo».

Altro debuttante dall’inizio, Fadera ha sorpreso: «Fin dallo scorso gennaio cercavamo un giocatore con queste caratteristiche e non è arrivato e questo la dice lunga su quello che abbiamo fatto la scorsa stagione. L’anno scorso il confronto ci vedeva spesso perdere palla, erano duelli persi. Uno come Fadera, con le sue caratteristiche, ci dà una bella alternativa e tanta velocità. Sono contento della sua prestazione, ma tutti dobbiamo crescere. Oggi è cambiato un po’ il modulo, la giocata spesso è stata giusta ma è mancata quella decisiva sotto porta. Penso che meritiamo la vittoria e penso che arriverà presto se continueremo così».

Gli si chiede di Belotti, se è felice o se può avere qualche problema: «Ho parlato con lui sabato, è un giocatore che ha fatto una carriera incredibile. Mi piaceva quando un allenatore mi diceva le cose in faccia e cerco di fare lo stesso. Io sono vicino ai ragazzi, sono un gruppo buono, pure troppo, manca forse un po’ di furbizia. Con Belotti si è parlato, gli ho detto che oggi quello che non va, domani si può ribaltare. Io sono tranquillo, lui si allena alla grande. Può dare di più, certo. Ho pensato che oggi per lui sarebbe stato meglio fare meno minuti, per provare a dare tutto come subentrato. Arriverà, ora senza Immobile è il giocatore che ha segnato di più in A. Chiaro, statisticamente il gol arriverà. L’importante è che i ragazzi lo guardino, deve essere un esempio. Come Reina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA