Fabregas: «Molto male nel primo tempo. Poi la mentalità mi è piaciuta»

Le riflessioni del mister del Como dopo il match con il Palermo: «Ho dovuto prendere decisioni in poco tempo. Per me è una crescita»

Pure Cesc Fabregas, probabilmente, non si aspettava un Como così negativo nel primo tempo contro il Palermo. Ma le partite durano 90 minuti, si può sempre rimediare. E, nell’intervallo, ha dato fondo alla sua esperienza di ex giocatore ai massimi livelli per provare a far invertire la marcia alla sua squadra. Missione compiuta.

Ma lo spagnolo – alla sua ultima panchina, toccherà poi al gallese Osian Roberts – difende le scelte fatte in partenza: «Abbiamo due partite in tre giorni, serviva un po’ di criterio nelle scelte. Abbiamo bisogno di tutti per queste partite. Penso alle scelte diverse che ho fatto, Baselli e Cassandro: entrambi si stavano allenando bene ed ero convinto delle scelte».

Fabregas è anche il primo a sapere e a riconoscere che la squadra non sia stata efficace nel primo tempo: «Nel primo tempo siamo andati molto male, non abbiamo replicato niente di quanto provato in settimana».

Poi però c’è stato l’intervallo, decisivo per le sorti della partita: «Sono stato chiamato a fare qualcosa, a prendere decisioni in poco tempo. Personalmente è stato un momento di crescita come allenatore, per la squadra un momento decisivo perché sono bastati due ritocchi per cambiare la partita. Sono contento della mentalità, mi è piaciuta. Stiamo cercando 90 minuti di qualità e, onestamente, ancora non ci sono».

Alla fine, meglio il Como a una o due punte? «So che tifosi e stampa vedono bene le due punte. Io però devo vedere tutto quello che succede nei 90 minuti. Per esempio, perché Gabrielloni va così bene? Perché magari non gioca dall’inizio e solo 35 minuti...».

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