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Lunedì 14 Aprile 2025
Fabregas: «Ora siamo una famiglia»
Interviste «Tutti mi chiedevano quando avremmo vinto 1-0, ce l’abbiamo fatta…»
Como
«Tutti mi chiedevano quando avremmo vinto 1-0, ce l’abbiamo fatta…». Scherza e ride Cesc Fabregas, dopo la vittoria contro il Torino, la seconda consecutiva dopo quella contro il Monza. Clima sereno, sa che la salvezza è ormai raggiunta – ma non lo dirà mai -, lontano dalle tensioni evidenti che c’erano quando la squadra giocava e non vinceva.
«È un risultato importantissimo – spiega il tecnico catalano – ottenuto grazie a una grande prestazione. Quando vedi una performance così, quando vedi i giocatori nuovi che crescono, quando c’è un coinvolgimento totale della rosa, allora va tutto meglio. Non è facile, è un processo duro, a volte crudele: quando si salutano giocatori e ne arrivano tanti nuovi, si deve ricreare una famiglia, come quella dello scorso anno. Ed è quello che stiamo facendo, valorizzando giocatori che non giocavano come Butez, Diao, Caqueret o che erano dalla B, come Cutrone, Goldaniga, Kempf o dalla C come Paz».
Subito, una carezza alla curva: «Sono felice per i tifosi, che ci aiutano tantissimo, stiamo crescendo nel nostro livello anche grazie a loro: sono il giocatore numero dodici».I tre punti conquistati mettono una bella ipoteca sulla salvezza: «Ma non si può essere mai tranquilli, mai. Abbiamo fatto un partitone in tutte le fasi di gioco, abbiamo saputo gestire gli episodi molto bene, con un avversario che fa un gioco molto diretto». Ovviamente, pesa molto, questa volta a favore, l’episodio del gol annullato a Ilic nel recupero: «La mia sensazione era che ci fosse stato un doppio tocco perché è scivolato e la palla ha preso una traiettoria strana, ma era solo una sensazione, poi confermata. Era successo in passato a Terry e poi ad Alvarez, al Var ora non scappa nulla. In carriera, da calciatore, anche a me era capitata una cosa simile. Ma il Var non c’era».
Un episodio a favore, dopo tanto tempo: «Sicuramente è stato sfortunato, fa male non pareggiare una partita così però per noi è una vittoria in più che ci aiuta a raggiungere il nostro obiettivo. A Torino eravamo stati sfortunati noi con un errore singolo sul loro gol, purtroppo stavolta a loro».
Ha stupito l’assenza di Paz nella formazione titolare, subito spiegata da Fabregas: «Mercoledì, quando siamo tornati ad allenarci, ha accusato un problemino al polpaccio. Non ho voluto prendermi alcun rischio, anche se lui avrebbe voluto giocare. Mancano tante partite e, in questo momento, inserisco chi vedo più pronto, perché ora possiamo permettercelo con questa rosa. Era al 70%, meglio non rischiare per nulla».
Chiarimenti finali sulla zuffa nel finale che ha portato all’espulsione del preparatore dei portieri, Enrico Malatesta: «È passione, altrimenti starei a casa. C’era un po’ di frustrazione comprensibile nel Torino per il gol annullato. Si è risolto tutto subito».
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