Fabregas, il perfezionista: «Rischiamo ancora troppo alla fine»

Interviste «Non possiamo prendere sempre due gol, in serie A è pericolosissimo. Così come non ne possiamo sprecare così tanti

Ancora una bella prestazione, ancora una vittoria. A furia di giocare bene, i risultati per il Como sono arrivati. Due vittorie consecutive, ma mister Cesc Fabregas non si lancia in trionfalismi. Ci sono ancora parecchi dettagli da limare per vedere un Como ancora più bello ed efficace: «Mi chiedete se è la migliore partita, ma io ho visto anche partite ben giocate ma senza vittoria, come il pareggio contro il Bologna. Preferisco focalizzarmi sulle cose che vanno e soprattutto su quelle che non vanno».

E, da perfezionista quel è, ne individua una che in queste prime giornate è saltata all’occhio e che si è vista anche contro il Verona: «Non possiamo prendere sempre due gol, in serie A è pericolosissimo. Così come non ne possiamo sprecare così tanti. I tiri sono stati 24 e abbiamo avuto il 72% di possesso palla? Ok, sono dati importanti. Però se nel primo tempo è vero che abbiamo creato sei buone occasioni, devono diventare tre gol, non solo uno. Se si concede tanto e non si chiudono le partite, nel finale poi si può rischiare qualcosa».

L’obiettivo è quindi anche migliorare la finalizzazione: «Devo, dobbiamo insieme trovare la maniera giusta per chiudere le partite quando c’è una mole di gioco così importante e quando riusciamo a entrare così spesso in area».

Cutrone non tradisce mai e ha realizzato una splendida doppietta che lo mette tra i grandi del campionato. Che obiettivo deve darsi? «Non lo so dove può arrivare. È una questione di squadra: se giochiamo sempre così bene, avrà sempre più chance di segnare. Credo che dipende tutto da quello che facciamo per arrivare in porta. Ma chiaramente sono contento per lui, per Belotti e anche per Gabrielloni per gli ottimi 20 minuti di Bergamo. Sono felice anche per l’ingresso di Jasim e il ritorno di Baselli: la squadra è coinvolta in quello che facciamo».

Menzione ulteriore per Belotti, attesissimo: «Abbiamo trovato un contesto “top” per lui, ha segnato in casa sotto la curva. Senza il suo gol magari avremmo parteggiato, quindi è stato importante».

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