Fabregas: «Sempre contento»

Le dichiarazioni dell’allenatore dopo il successo in trasferta contro la Fiorentina. «I ragazzi si butterebbero contro un muro per me. Seguono le indicazioni perché sanno che possono migliorare. Nostre prestazioni ottime in ogni partita»

«Sono contento? Si, molto. Ma io ero contento anche delle partite che abbiamo giocato prima di questa, a parte il primo tempo di Bologna. Una bella prestazione come lo sono state quelle precedenti. Solo che questa sembra ancora più bella perchè stavolta le nostre palle sono entrate in rete e perchè gli altri non hanno fatto gol».

Non solo sembra, lo è davvero. E a Cesc Fabregas in sala stampa a Firenze gli occhi brillano stavolta senza ombre, «ecco cosa intendo quando parlo di squadra in crescita. E ne sto parlando da tante partite, anche se i risultati dicevano cose diverse. Ho visto un Como coraggioso, che è stato anche capace di fare una partita diversa da quella che avevamo pensato, ma perchè in quei momenti era giusto fare così. Loro ci hanno dato un po’ di fastidio all’inizio, ma poi siamo riusciti velocemente ad adattarci e a pressare meglio. Grande merito ai miei giocatori per come hanno interpretato la partita».

Porta inviolata

E Fabregas ha potuto finalmente vedere la sua squadra non subìre gol in trasferta, cosa che mai era accaduta. Così come ormai da oltre un mese la rete non era rimasta inviolata. Un dato importante. «Importantissimo, perchè siamo riusciti a gestire bene ogni fase della partita. Ho visto una squadra capace di soffrire nel momento giusto, e di farlo anche con piacere, perchè serviva farlo, ma senza mai snaturarsi troppo».

«Nico efficace»

A una squadra priva del suo principale punto di riferimento in attacco, Fabregas ha risposto con un assetto offensivo particolare, senza prima punta, e con un centrocampo a tre che è stata la vera novità tattica, oltre che una mossa decisiva per la vittoria. «Abbiamo deciso di giocare così senza lavorarci nemmeno tanto, con Nico Paz tra le linee, un ruolo in cui può ancora migliorare tanto, ma la soluzione è stata efficace».

E in quanto a efficacia, non si può non citare ancora una volta la puntualità di Diao nel segnare - «non avevamo un attaccante con le sue caratteristiche, la forza fisica, l’attacco alla profondità e una grande adattabilità, tipica dei giovani giocatori cresciuti nei vivai spagnoli» - ma anche l’importanza degli altri nuovi arrivi di gennaio, da Caqueret ai due esterni. «Smolcic l’abbiamo messo in campo praticamente appena arrivato, non si era quasi nemmeno allenato con noi, e si è inserito benissimo, ha fatto una grande partita. Valle è un giocatore completo, utile in tutte le fasi, anche lui è stato subito pronto». Di quanto questa vittoria possa essere utile nel cammino del Como, a livello di risultato, Fabregas non parla. La strada è ancora lunga, e il prossimo ostacolo è difficilissimo. Preferisce vedere sempre più in là: «Mi piace come questi ragazzi credono in me: se gli dicessi di buttarsi contro un muro lo farebbero, si fidano, mi seguono. Sanno che io e la società stiamo facendo di tutto per farli migliorare, per farli lavorare al meglio».

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