«Felicissimo per il gol, ma dovevamo vincere»

Il greco Douvikas alla prima rete con la maglia del Como

Tasos Douvikas, prima gioia italiana. E primo gol con la maglia del Como, dopo l’esperienza al Celta Vigo in Spagna. L’attaccante greco, sin qui (e anche ieri) sempre entrato a metà partita, si è sbloccato. Con un gol che arriva dopo la convocazione con la Nazionale greca per la doppia sfida contro la Scozia in Nations League. Doppia sfida vinta dalla Grecia, ma con Douvikas spettatore non pagante in entrambe le partite.

È tornato con la giusta carica ed è arrivata la rete contro l’Empoli: «Sono molto felice per il mio primo gol con la maglia del Como, anche se non siamo riusciti a ottenere la cosa più importante, ossia la vittoria. Siamo una squadra con grandi qualità, siamo una famiglia, certamente volevamo di più».

«Io, uno “striker”

Anche l’attaccante ammette che il Como è stato meno brillante rispetto al solito: «Si poteva fare meglio, onestamente non è stata una delle nostre migliori prestazioni. Ma siamo anche pronti e decisi a fare tutti i progressi necessari per migliorare, fin dalla prossima partita. Insomma, migliorare insieme».

Schierato da Fabregas come attaccante centrale, è esattamente questa la sua posizione preferita: «Mi considero uno “striker”, una punta centrale. Poi bel corso della partita capita di dover svariare in altre zone del campo, sul fronte offensivo, muovendomi tra le linee. Il mio compito è fare bene il mio compito in base ai momenti della partita».

Arrivato a gennaio, Douvikas ammette di doversi ancora un po’ ambientare in Italia: «Non posso dire di conoscere ancora bene il calcio italiano, ma ho capito che la serie A è molto complessa, impegnativa e competitiva. Non so fare paragoni esaustivi con gli altri campionati europei in cui ho giocato finora. La lingua? Non ho ancora iniziato a impararla, ma presto rimedierò: ho trovato l’insegnante di italiano».

Aspettative da questa prima stagione in Italia? «Vorrei capire bene il sistema di gioco del campionato, così come punto a capire sempre meglio il tipo di gioco che vuole il nostro allenatore, la sua filosofia. La Nazionale greca? È un grande punto di arrivo, ma per farne parte devo diventare un buon giocatore a livello internazionale. Devo giocare e devo farlo bene: voglio coltivare questo sogno, ossia essere un giocatore importante per la Grecia».

Kouame: «Manca cattiveria»

Da un’attaccante all’altro, Christian Kouame. Anche lui decisivo con la sua prima rete nell’Empoli, quella che ha permesso alla formazione toscana di pareggiare: «Volevo questo gol da tanto tempo. È per questo motivo che sono venuto a giocare a Empoli. È un gol importante per me e per la squadra e so anche che ne avrei potuti segnare di più qui a Como».

Gli è andata male in particolare in occasione del secondo palo colpito dall’Empoli. Alla fine, è risultato il giocatore più pericoloso dei toscani: «Ci ho creduto fino alla fine, il gol e la vittoria erano due obiettivi. Ha ragione il mister, ci manca un po’ di cattiveria in fase realizzativa. Io ho avuto tre occasioni, Grassi ha colpito il palo: arriviamo sempre vicini al gol, ma manca sempre qualcosa».

E ora arriva la Coppa Italia: «Ci siamo, abbiamo battuto la Juve, ora affrontiamo il Bologna, una squadra molto forte: daremo il massimo».

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