Fiducia Como, va carico a Udine

Terza di campionato stasera prima della sosta

Che voglia. Che gran voglia di rivedere il Como in campo, dopo che la partita di Cagliari ci ha regalato tante immagini piacevoli. Quelle di un Como più solido, più determinato, più rapido. Con le chicche dei nuovi arrivi entrati in campo nel secondo tempo a portare ordine, energia, e fantasia.

Questa partita di Udine chiude la trilogia di questa sorta di prologo del campionato. Prologo un po’ per tutti, visto il mercato ancora in corso. Oggi ci si mette un punto fermo, le squadre sono quelle che sono e nelle prossime due settimane lavoreranno per arrivare poi alla ripartenza in un’altra condizione, in un altro stato d’animo, anche. Non più giocatori in bilico sul proprio destino, idee molto più chiare per tutti.

E il Como di idee nuove ne ha da proporre a manciate. Quelle che in parte abbiamo già visto, e che ridisegneranno soprattutto il centrocampo ma non solo, due nuovi arrivi in difesa, e anche una visione un po’ più completa del livello delle avversarie.

Si fa strada Perrone

L’Udinese che il Como trova oggi è una squadra che Fabregas ha descritto come molto interessante, difficile da affrontare anche fisicamente, e più in generale vista come un buon modello da seguire dal punto di vista della mentalità e dell’organizzazione societaria.

Il tecnico ha detto chiaramente che servirà una squadra molto solida, quindi nella formazione iniziale il capitolo “fantasia” potrebbe avere meno spazio. Sembra difficile, per esempio, l’utilizzo immediato del giovane Nico Paz, che tanto ha entusiasmato i tifosi nel finale di Cagliari. Detto che le sorprese, vista l’ampia scelta a disposizione, sono comunque dietro l’angolo, è più facile invece che un posto in pole position possa esserselo guadagnato un altro giovane arrivo, Maximo Perrone. Di cui Fabregas, senza mezzi termini, ha detto che con il suo ingresso «ha cambiato la partita». Ma anche qui, vedremo.

È piaciuta al tecnico la prova di Dossena a Cagliari, facile pensare che possa esserci. Ma anche in difesa adesso la scelta è più ampia.

Insomma, ammesso che per Fabregas una squadra di titolari inamovibili ci sia - anche se come tutti gli allenatori lui dice di no - oggi si potrà capirne qualcosa di più, ma non certamente qualcosa di definitivo. Del resto, anche a Cagliari si è visto che i cambiamenti in corsa, non solo di uomini ma di caratteristiche della squadra, possono essere un’importante risorsa in più. E di questa risorsa il Como proverà anche oggi a fare tesoro.

Significativo

L’Udinese ha avuto un buon inizio di stagione, pareggiando a Bologna e battendo la Lazio. Tre gol segnati, due subìti, nessuna sconfitta. Ma è comunque uno di quegli avversari con cui il Como può pensare, alla lunga e non solo, di confrontarsi alla pari, come dimensione e come obiettivi.

Perciò oggi tutto sarà significativo, dall’atteggiamento in campo al risultato. Come lo era peraltro a Cagliari, dove il Como ha avuto anche la possibilità di vincere la partita. Ecco, l’importante è soprattutto non restare indietro, e il Como per ora indietro certamente non è. Basti pensare che nelle prime due giornate - già prima degli anticipi di ieri - più di metà delle partecipanti alla serie A ha già perso almeno una volta. E il Como lo ha fatto contro la Juve, che al momento è la squadra più in forma.

Insomma, di preoccupante in questo inizio di campionato biancoblù per ora non c’è nulla, ma ci sono invece tantissimi motivi per essere ottimisti. Cauti, ma sereni. Da Udine ci si aspetta di poter uscire dal campo con la stessa fiducia, e per questo Como è tutt’altro che impossibile.

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