Frase razzista ai tempi del Como. Dieci turni per Curto

Squalifica ridotta a cinque giornate. Capitò nel test tra gli azzurri e il Wolverhampton Squalifica ridotta a cinque giornate Capitò nel test tra Como e Wolverhampton

Vi ricordate il caso del presunto insulto razzista di un giocatore del Como a un avversario del Wolverhampton, durante una amichevole estiva di questa estate a Marbella? Ebbene l’indagine è finita e la Fifa ha squalificato per 10 giornate, ridotte a cinque, il difensore di proprietà del Como Marco Curto, ora al Cesena, per «comportamento “discriminatorio” nei confronti dell’attaccante sudcoreano dei Wolverhampton Hwang Hee-chan. E’ la prima volta che viene fuori ufficialmente il nome del difensore, anche se nei corridoi già subito dopo l’episodio circolava il suo nome. L’episodio risale allo scorso luglio quando Curto, nel corso di una amichevole del club lariano a Marbella (Spagna) nel corso di un parapiglia successivo ad uno scontro di gioco - secondo i media britannici - avrebbe detto ad un compagno di squadra: “Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan”.

Una battuta di spirito (Jackie Chan, pseudonimo di Chan Kong-Sang, è un attore di Hong Kong, specialsita in arti marziali e stuntman), ma presa come un riferimento discriminatorio dalla squadra inglese che subito aveva reclamato con un esposto alla Uefa. Il Como allora aveva replicato: «Abbiamo parlato con il difensore in questione per capire cosa è stato detto. Egli ci ha riferito che il commento che ha fatto, rivolgendosi a un suo compagno di difesa, è stato: “Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan”». Un riferimento che è stato giudicato razzista, ma che il club aveva provato a giustificare così: «Siamo certi che si riferisse al suo nome e ai continui riferimenti a “Channy” fatti dai suoi compagni di squadra in campo. Per quanto riguarda il nostro club, il nostro giocatore non ha detto nulla di intenzionalmente denigratorio».

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