«Ho visto un Como capace di soffrire»

Calcio serie B Prima di concentrarsi sul Modena, Fabregas ripensa al Sudtirol: «Stiamo mettendo buone basi». E per domani? «Mi resta soltanto un dubbio, sul nome e non sul modulo. Cutrone è un giocatore spettacolare»

Meglio giocare con un avversario più forte e di maggiore qualità come sarà il Modena, sostiene Cesc Fabregas. La partita di domani sarà più impegnativa e più determinante per la classifica, «ma è molto difficile giocare contro squadre chiuse come il Sudtirol. Questa sarà certamente una partita più bella anche per noi».

Il livello della sfida aumenta, ma è aumentato anche il numero dei giorni di lavoro di Fabregas con la squadra, «e la mia idea di gioco resta sempre la stessa, anche se da fuori alcuni dettagli possono far vedere qualcosa di diverso da una partita all’altra. Sono molto contento anche dell’ultima vittoria, soprattutto nel secondo tempo ho visto una squadra solida e capace anche di soffrire per difendere il vantaggio. Una buona costruzione comincia dalle fondamenta, e noi stiamo mettendo delle buone basi, soprattutto difensivamente».

«Il numero di gol non conta»

Il fatto che si segni un po’ meno di quello che si potrebbe fare «mi preoccupa relativamente, per me il numero di gol non è così importante, la cosa più importante è come si riesce ad arrivare lì con la palla. Certo, il fatto che si realizzi meno di quanto si costruisce, delle potenziali occasioni, è un aspetto su cui lavorare».

Considerato per esempio che le statistiche dicono che Cutrone è il giocatore di tutta la serie B che ha effettuato più conclusioni verso la porta, «Patrick è un giocatore spettacolare per questa categoria, dobbiamo far sì che arrivi nelle migliori condizioni possibili per fare gol. Anche con il Lecco ha avuto più di una opportunità ma a volte si trova a dover lottare da solo contro due avversari, o non è nelle condizioni migliori per concludere bene. Di questo ne ho parlato anche con lui».

Chi ci sarà domani in supporto a Cutrone e quale tipo di schieramento si sceglierà? Più simile a quello con il Lecco, con tre giocatori alle spalle della punta, o a quella di Bolzano? «Questo dipenderà dal dubbio che ho. Me ne resta uno solo, sul nome, sull’uomo non sul modulo», dubbio che naturalmente non svela.

«Mercato? Sappiamo i ruoli»

Così come non si sbilancia sull’analisi che già si sta cominciando a fare in chiave di mercato, visto che mancano ormai poche settimane. «Abbiamo individuato i ruoli su cui intervenire, ai nomi arriveremo dopo».

Intanto, comunque, c’è un cammino importante da percorrere in queste prossime tappe, e Fabregas vuole farlo puntando anche sull’intercambiabilità. «Non credo tanto nella formazione fissa, perché ogni volta può essere importante e necessario cambiare anche un solo dettaglio. Ed è giusto che tutti siano pronti, del resto è una squadra con tanta qualità. Sappiamo che anche chi entra dalla panchina può essere sempre in grado di fare bene. Chajia ci sarà? Ecco, lui è fortissimo, lo sappiamo, ma per esempio in una partita come quella di Bolzano non serviva metterlo in campo».

E quel dubbio che manca da risolvere per domani potrebbe essere proprio lui.

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