I Diavoli e l’acqua santa: alla festa S. Bernardo, carichi Cutrone e Gabrigol

Como 1907 Un aperitivo con sushi al Koicha Room, da dove si gode una vista mozzafiato sul Duomo per presentare la maglia pre gara

Un aperitivo con sushi al Koicha Room, ultimo piano del Coin, da dove si gode una vista mozzafiato sul Duomo. Questo ha organizzato Antonio Biella, patron di Acqua S. Bernardo. Per lanciare la maglia pre-gara (quella che usano i giocatori prima della partita per il riscaldamento) griffata con il marchio ormai amico dello sport comasco (è sponsor principale della Pallacanestro Cantù). La scritta è scomparsa dal retro maglia da gioco, dove campeggiava da anni, ma si è trasferita in una maglia pre gara dalla grafica moderna, accattivante, già in vendita, che sarà oggetto cult dei tifosi. Accordo di due anni.

Il patron Biella, però, bloccato nel traffico, era in ritardo. Così la festa in terrazza ha avuto un protocollo tutto particolare. Prima degli annunci, spazio al dg Carlalberto Ludi, e ai due bomber Patrick Cutrone e Alessandro Gabrielloni. Ludi ha confermato la road map della società: «Cresciamo sempre, che è il nostro obiettivo da sempre. Felici di debuttare nel nostro stadio. L’impatto con la A è stato difficile, lo sapevamo, ma non ci spaventiamo». Patrick Cutrone ha raccontato il rigore sbagliato a Udine: «Non mi va di tornarci sopra. Penso ai prossimi. Ho angolato troppo il tiro, ho guardato il portiere e di solito non lo faccio. La bufera social? Una brutta cosa, se sono intervenuto a gamba tesa è perché volevo dare un segnale proprio su come è sbagliato usare i social». Sulla serie A: «Mi mancava. Era il mio obiettivo tornarci. In passato, nelle ultime stagioni, non è andata benissimo e non solo per colpa mia. Adesso voglio riprendermi tutto, con questa maglia».

Gabrielloni: «Abbiamo visto segnali positivi. Adesso testa bassa e lavorare. Possiamo fare bene. L’emozione per il debutto in A? Meno del previsto. Quando ero in D la vedevo come un sogno, ma adesso man mano che le cose si sono avverate, fa parte del mio lavoro. Certo, un po’ di emozione c’è stata, ma ho pensato subito a cosa dover fare». Poi è arrivato Biella, e si è proceduto alla cerimonia della firma: «Siamo orgogliosi di accompagnare il Como ancora. Noi che c’eravamo dall’inizio. Grazie a chi è intervenuto: è bello far parte di questa avventura». Ludi: «Siamo felici di avere ancora con noi S. Bernardo, siamo ormai affezionati a un marchio che ci accompagna da tempo». Sorrisi, bacchette e sushi. Cin cin.

© RIPRODUZIONE RISERVATA