I sindaci comaschi su Longo: «Scelta incomprensibile»

Ma Rapinese:«Sono certo che questa società abbia ben valutato la migliore strategia per andare in serie A che è l’obiettivo condiviso da tutti»

Anche tra i sindaci tifosi del Como c’è smarrimento. Nessuno si aspettava quanto accaduto nella serata di domenica. Partiamo dall’attuale sindaco di Como che più di ogni altro ha avuto contatti, per la questione stadio, con l’attuale proprietà.

«Premetto che sono la persona più sbagliata per parlare di calcio – dice Alessandro Rapinese –. Ho giocato un solo anno seriamente, stavo sempre in panchina e l’unica volta che scesi in campo feci sette fuorigioco di fila. Detto questo, sono certo che questa società abbia ben valutato la migliore strategia per andare in serie A che è l’obiettivo condiviso da tutti».

Decisamente più critico l’ex sindaco Mario Lucini: «Non mi piaceva il gioco di Longo – commenta –. Se il cambio fosse arrivato la scorsa estate l’avrei capito. In questo modo è incomprensibile. Dare il Como a Fabregas sarebbe un azzardo totale, ma se davvero stessero ancora decidendo sarebbe ancora più grave perché non si manda via un allenatore senza conoscere il nome del sostituto. Ho visto squadre che giocano meglio del Como ma ultimamente la situazione era migliorata, per questo l’accaduto è fuori da ogni logica. Abbiamo anche di fronte due partite molto insidiose, con la Feralpi e il Lecco».

Michele Spaggiari, sindaco di Menaggio, è perplesso: «È una decisione incomprensibile – commenta –, Longo ci aveva salvato, aveva dato solidità e aveva nel mirino il terzo posto. Non si riescono a capire i motivi della scelta. Però questa società sta facendo tanto per noi e chi mette i soldi decide. Speriamo che questa scelta faccia il bene del Como».

«Sabato non ero ad Ascoli – aggiunge Emanuele Cappelletti, sindaco di Capiago Intimiano – ma la notizia è stata uno choc, un fulmine a ciel sereno. Non ho le capacità tecniche per entrare nel merito di questa decisione, però senza dubbio è coraggiosa. Stavamo avendo risultati e per la prima volta in B eravamo dalla parte sinistra della classifica... Solo il tempo dirà se sia stato o meno un azzardo. Io sarei stato più prudente. C’è smarrimento ma abbiamo fiducia nella società».

Fortemente critico è invece Simone Moretti, sindaco di Olgiate Comasco: «Se vuoi salire in A compri Coda e non Mustapha – commenta –. Se avessero voluto cacciare Longo l’avrebbero potuto fare dopo Venezia, non adesso che siamo nei playoff. Le tempistiche sono sbagliate. Se avessero voluto salire avrebbero dovuto pensarci la scorsa estate, facendo un’altra campagna acquisti. A meno tutto questo che non voglia essere un segnale per l’ambiente che tuttavia non capirei, visto che lo stadio è sempre più pieno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA