Il Como cerca una casa anche per la Coppa. Il 10 agosto c’è la Samp

Calcio In queste ore attesa la risposta da Verona. È centrale la figura di Tommasi, sindaco ex calciatore

Il Como cerca lo stadio per il campionato. Ma anche per la Coppa Italia. Ieri è uscito il tabellone che ha fissato la prima sfida della competizione, per gli azzurri, vale a dire Como-Sampdoria il 10 agosto, teoricamente al Sinigaglia. Doveva esserci il Modena, contro i lariani, secondo le previsioni, e anche secondo un tabellone circolato inizialmente ma risultato fasullo perché teneva conto di vecchie regole. Il Como dovrà affrontare i blucerchiati, con un problema in più: perché caso mai si possa pensare a una inversione di campo, il tabellone ha posto anche il Genoa in casa in questo turno, dunque nel caso bisognerà sfalsare i match delle due genovesi. Per la Coppa Italia non servono i requisiti per l A, ma lo stadio sarà out per i lavori.

Personaggio

Ma in cima ai pensieri c’è il campionato. «E facci un gol, e facci un gol, Damiano Tommasi facci un gol...»: potrebbe essere il coro immaginario dei tifosi del Como in merito alla vicenda stadio, cioè l’impianto da trovare per avere le carte in regola in vista dell’iscrizione alla serie A. Damiano Tommasi è il sindaco di Verona, e tutti lo ricorderanno, è stato un importante calciatore della serie A e della Nazionale. Che ha avuto un ruolo anche politico, essendo stato per tanti anni presidente della Associazione Calciatori.

Che con questa vicenda non c’entra un fico secco, ma un po’ sì. Perché arricchisce il curriculum di un personaggio sicuramente tra i più “pensanti” del nostro calcio.

Tommasi sta occupandosi della questione del Bentegodi, che potrebbe essere la casa del Como nel caso che il Sinigaglia non fosse pronto per la prima di campionato. Che poi vorrebbe dire andare al 1 settembre, visto che al Como potrebbe essere concesso di giocare le prime due partite fuori casa (come già capitò alla squadra di Gattuso, al debutto in B, per via della sistemazione del Sinigaglia).

Il fatto che un interlocutore di questa importanza per la questione sia un ex calciatore smussa gli angoli, e sicuramente è una carta per provare a trovare la quadratura del cerchio tra tutte le componenti coinvolte (Questura, Prefettura e società calcistica locale).La Questura veronese èabituata a gestire le partite in casa di una tifoseria che quando vuole sa essere spigolosa.

Una settimana

Oggi manca una settimana alla scadenza dei termini per trovare un impianto che possa essere fornito a garanzia al momento dell’iscrizione, qualora il Sinigaglia non fosse pronto. Il Como è convinto di farcela, ad avere l’impianto per l’inizio del campionato, e di questo sono state informate tutte le parti coinvolte. Ma adesso non è tanto la questione di calcolare i tempi, perché se anche i lavori dovessero durare solamente sette giorni, il Como non avendo l’impianto a norma, è obbligato a fornire una destinazione alternativa.

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