Il Como negli Usa, tra maglia Cagliari e dintorni

I ragazzi della Primavera tornano oggi dal TNT Tournement in North Carolina

I ragazzi della Primavera del Como tornano oggi dal TNT Tournement in North Carolina. Per loro il torneo, che ha un milione di dollari come premio finale, è terminato al sedicesimi di finale.

Una formula strana, già dalla composizione della squadra: metà componenti del Como e metà del Cagliari, il nome congiunto “ComoCagliari”, maglie delle due squadre utilizzate in alternanza, ma anche con una maglia di riposo creata apposta per unire i due club. Porterà ad altro questa collaborazione? Si vedrà.

Del Como c’erano Piombino, Rispoli, Chinetti, Jack, Razi, Mazaglia e Lipari. Del Cagliari c’erano Marcolini, Achour, Simonetta, Idrissi, Bolzan, Renna, Hanushchak, Marini. Il Como ha giocato cinque partite. Le prime tre del girone sono state City Soccer Society-ComoCagliari 1-3 (marcatori Fellipe Jack, Simonetta e Razi); Villarreal CF-ComoCagliari 2-1 (Mazzaglia); ComoCagliari-North Carolina FC 3-1 (Bolzan, Marcolini, Simonetta). Poi nei trentaduesimi Hoya Nation-ComoCagliari 2-4 (tripletta di Achour e rete di Bolzan), e nei sedicesimi la sconfitta di sabato che ha partorito l’eliminazione: ComoCagliari- Newtown Pride FC 2-3 (Simonetta e Razi) . In rete del Como sono andati dunque Jack, Razi (due), Mazzaglia; mentre del Cagliari hanno segnato Achour (tre), Simonetta (tre), Bolzan (due), Marcolini. Da segnalare un paio di assist del portiere Piombino, facilitati dal fatto che, specie con la formula che al passare dei minuti toglieva un uomo per parte alle squadre, si andava verso una partita di calcetto con il portiere impegnato in fase propositiva.

L’assenza di uomini della prima squadra, di Fabregas e di un ospite d’onore come lo scorso anno era stato Steve Nash, ha alleggerito un po’ l’attenzione attorno al Como, ma comunque la ventina di tifosi arrivati dal Lario (invitati dalla società) hanno cercato di coinvolgere anche i tifosi americani. A un certo punto i tifosi in curva, non si sa se perché spinti dagli americani o meno, hanno cominciato a urlare «Boring, boring, boring» («noioso») contestando il gioco del Newton Pride che ha passato il turno nell’ultima sfida. Contestazione agli avversari curiosa. Il Como in America si è portato anche i ghiaccioli: la gelateria Rossetti in trasferta con gli azzurri per distribuire la specialità ai tifosi americani

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