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Martedì 15 Aprile 2025
Il Como si gode Douvikas
L’attaccante è indubbiamente l’uomo del momento, anche perché le due reti hanno portato quattro punti. Fa tutto quello che piace a Fabregas: lavora per i compagni, è una sponda e ha capacità da regista e da finalizzatore
CALCIO
Due gol, quattro punti. E un altro paio di reti avrebbe potuto segnarle anche a Monza. Ma in questo momento Anastasios Douvikas, Tasos per tutti, sta facendo molto di più. Sta facendo qualcosa che è stato difficile per gli altri suoi colleghi, ovvero imporsi in un ruolo a cui Cesc Fabregas ha persino rinunciato in diverse occasioni. Quello della punta centrale.
Se giocherà sempre da qui in avanti dipenderà dalle scelte tattiche, ma non da altro. Perché Tasos sta convincendo, e non solo con i gol. Ha lavorato per i compagni, ha fatto da sponda, ha una fisicità che in campo si fa sentire, ha dinamismo, ha capacità sia di regista offensivo che di finalizzatore puro. E sia con l’Empoli che con il Torino ha avuto per sé un’occasione e non l’ha sbagliata.
Veleggia verso i 26 anni
Del resto, tra tanti giovani di grande qualità e che ancora sono comunque in fase di affinamento e di crescita, la scelta di Douvikas è stata fatta anche per il suo presente, per quello che già ha saputo dimostrare. Giovanissimo lui non è, nel senso che veleggia verso i ventisei anni. Un’età in cui per essere scelti come titolari in serie A si è già dimostrato qualcosa. E lui lo ha saputo fare.
Arriva dalla Spagna, anche lui, dal Celta Vigo. Ma un piccolo giro d’Europa se l’è già fatto, arricchendo la sua esperienza in campionati diversi, sempre accompagnato però dai suoi gol. Ateniese di nascita, figlio di Giannis, prima calciatore e poi allenatore nell’Asteras, la squadra in cui Tasos cominciò da giovane arrivando fino alla prima squadra e anche all’esordio in Europa League. Ha sempre respirato calcio, fin da piccolissimo, e ha cominciato a farsi notare come goleador nel Volo, altra società greca: quattordici reti in trentaquattro partite. Tanto da farsi notare anche all’estero.
Due stagioni notevoli nell’Utrecht, in Olanda, dove diventa anche capocannoniere dell’Eredivisie, nel 2022-23: settantasette presenze e trentadue gol in due anni, tra campionati e coppe. E nel frattempo la Nazionale greca.Quando arriva in Spagna, nel 2023, Douvikas ha già alle spalle stagioni importanti. Al Celta Vigo gioca tanto, quasi settanta presenze tra campionato e coppa di Spagna in un anno e mezzo, e diciotto gol.
Quanto è bastato per convincere Fabregas e il Como a dargli una possibilità anche in Italia. Con aspettative alte, comunque, perché al Como Douvikas è uno dei giocatori per cui si è speso di più. Tredici milioni, riportano le cronache. Dunque la scelta è stata fatta con convinzione, legandolo al Como per tre anni e mezzo, fino al giugno 2029.
Il tecnico apprezza
E, come dice sempre Cesc, «l’opportunità prima o poi arriva, è importante in quel momento farsi trovare pronti». Concetto che lui ha perfettamente interpretato. E Fabregas evidentemente ha apprezzato.
Il suo idolo è Ronaldo, il Fenomeno, quello originale. E la prorompenza fisica lì in mezzo sembra averla anche lui. Ragazzo tranquillo, si definisce. Amante dei gatti, appassionatissimo di biliardo in cui pare sia un vero campione, quasi un professionista.
L’opportunità di giocare in Italia ovviamente lo entusiasma, al mix di lingue e culture nello spogliatoio è abituato ormai da anni. Como, insomma, sembra il posto perfetto per questa sua nuova esperienza e per consacrarlo, anche in Italia, tra i cannonieri più importanti del campionato. La scalata è cominciata molto bene.
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