Il Como spagnolo anche lui campione d’Europa

Spagnolo è l’allenatore, spagnolo è il centro nevralgico dello staff, con Guindos e Josè Calvarro, spagnoli tanti giocatori e big nel mirino

Alzi la mano chi non ci ha pensato, ieri sera. Anche il Como, in qualche maniera, è campione d’Europa. Perché è evidente che la squadra azzurra di Cesc Fabregas si sta formando sulla tradizione calcistica spagnola. Fabregas vuole ricreare il suo mondo attorno a sè. Affidandosi a personaggi del calcio spagnolo, diretti o di sponda, che hanno dato prova di professionalità e affidabilità, di ambizione e di grinta.

Spagnolo è l’allenatore, spagnolo è il centro nevralgico dello staff, con Guindos primo suo collaboratore e tattico, ma spagnolo è soprattutto Josè Calvarro, semplicemente Josè per tutti, di cui Fabregas si fida ciecamente e che è molto di più di un fisioterapista, ma quasi uno psicologo aggiunto del gruppo, attraverso gli occhi del quale Cesc capisce che aria tira per ognuno dei giocatori.

Spagnolo sarà il terzino sinistro, Alberto Moreno, cresciuto nel settore giovanile del Siviglia che dopo 5 anni di Liverpool, nell’ultima Liga ha collezionato 27 presenze. Spagnoli saranno i due portieri, Paul Lopez (deve ancora essere finalizzato), e Pepe Reina (già a Marbella, deve essere annunciato), quest’ultimo un uomo spogliatoio dall’alto dei suoi 41 anni e sei figli, destinato a diventare l’uomo di fiducia nello spogliatoio dell’allenatore spagnolo.

E spagnolo potrebbe essere il centrocampista Rodri Sanchez del Betis. Non spagnoli, ma dalla forte caratterizzazione spagnola sono sicuramente i due grandi obiettivi di mercato, Varane (che ormai è cosa fatta) e Depay. Varane, tra le altre cose ha vinto tre volte la Liga, una volta la Copa del Rey, e tre volte le Supercoppe spagnole nei dieci anni passati al Real Madrid. Depay ha passato gli ultimi quattro anni tra Barcellona e Atletico Madrid.

Considerato che i successi della Spagna di inizio Anni 2000 erano dettati da un vero sistema di fare calcio, e che anche adesso la Spagna si fa promotrice di un calcio costruttivo, dove i giovani hanno grande spazio, ecco che Fabregas cercherà di ricreare quella mentalità anche qui.

All’inizio senza giovani, visto che il settore giovanile del Como non è ancora pronto, ma con big di esperienza. Ma poi verrà il momento dei giovani, del modello Atalanta, e di tutto il resto. In salsa spagnola.

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