Il Como stasera a Napoli

Gli uomini di Fabregas sul campo della capolista, dopo aver convinto tutti nelle ultime due partite

Architetture preziose, quelle di Luigi Vanvitelli. La reggia di Caserta per esempio. La bellezza è stato il suo credo, come la bellezza nel gioco e nella costruzione è il credo di Cesc Fabregas. Che con la sua squadra alloggia, in vista della partita di Napoli, proprio a Caserta, nel Grand hotel Vanvitelli

Il talento, la bellezza, la regalità, e anche un po’ di innovazione. Anche nel Como si intravede un po’ di tutto questo. Forse, come sostiene Cesc Fabregas, c’è anche un po’ di eccesso nel commentare con euforia questo momento del Como, è vero. La sua architettura non è ancora del tutto solida per poter sostenere una reggia. Ma lo è abbastanza per potersi presentare alla squadra sovrana del campionato, il Napoli di Antonio Conte, a testa alta. Non per chiedere una grazia, ma per provare a dimostrare di poter salire di grado, tra coloro che possono far parte a pieno titolo di questa variopinta corte che è la serie A.

Al di fuori di ogni metafora, quella di oggi pomeriggio è indubbiamente una prova difficile per il Como. Che qualche certezza già la ha acquisita, non c’è dubbio, ma che ancora ha bisogno di tantissime conferme. Una prova che forse è il momento giusto per affrontare però. Perché c’è bisogno anche di testarsi in una dimensione meno confortevole di quella che poteva essere la gara di domenica scorsa, in casa con il Verona.

C’è già stata la prova di Bergamo, è vero, sicuramente una delle più difficili. Superata benissimo. Ma presentarsi allo stadio Maradona in versione sold out, e contro un avversario fortissimo che altri pensieri non ha che vincere lo scudetto è tutt’altra cosa. E’ la prima volta forse in questo campionato che Fabregas alla vigilia ha dichiarato “loro sono più forti di noi”.

Cosa fare allora? La risposta è ancora meno sorprendente, conoscendo il tecnico del Como. «Dimenticarcelo e fare la nostra gara, come facciamo sempre». Non c’è altro metodo del resto. E non c’è nemmeno una strada migliore in questo momento, visto come sta giocando il Como.

A Napoli si ipotizza una squadra super offensiva, è chiaro che per la capolista questa sia vista come un’occasione importante da sfruttare. Il primo compito di oggi, dunque, sarà lavorare benissimo in fase difensiva. Ci sarà da seguire soprattutto questo aspetto, in un certo senso quello che ha dato qualche disturbo in più, visto che il Como ha sempre preso gol. E nessun test può essere più probante di quello odierno, contro l’attacco più forte del campionato.

Però ci può essere tanto altro da vedere. Già per esempio pensare a una sfida sul campo tra Lukaku e Cutrone dà qualche brivido. E un po’ di emozione la dà anche pensare che proprio al Napoli Nico Paz abbia segnato il suo primo gol importante, in Champions League con la maglia del Real Madrid. Mica robetta, insomma. Lui il Napoli lo ha già battuto.

Il Como non è il Real, siamo d’accordo. Ma coraggio ne ha abbastanza. E non dovrebbero esserci accorgimenti diversi dal solito nelle scelte di Fabregas, che vuole proseguire sulla sua linea, e in questo momento è difficile anche dargli torto. Il Como sceglie il gioco propositivo come risposta a qualsiasi sollecitazione, e non potrebbe essere altrimenti. Sia come sia, quello che conta oggi è scendere in campo con coraggio e fiducia nei propri mezzi, e questo il Como lo farà. Tutto ciò che verrà in più sarà guadagnato, e sarà un’ulteriore esperienza.

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