Il Gallo ritorna a cantare. «Ai punti avremmo vinto»

Belotti: «Bello segnare, ma sarebbe stato perfetto vincere. Fortunatamente hanno annullato il gol di Nicolussi, altrimenti...»

La cresta del Gallo è tornata a sventolare. Grande esultanza, comprensibile, per Andrea Belotti dopo il gol che ha regalato al Como il momentaneo vantaggio al “Penzo” contro il Belotti. Seconda rete stagionale per l’attaccante, dopo quella segnata ormai due mesi e mezzo fa, importantissima, contro il Verona al Sinigaglia.

Urlo

Un urlo che, purtroppo, è rimasto sospeso a metà: «Sicuramente – dice l’attaccante - sono contento per questo gol, sarebbe stato perfetto però vincere questa partita. So quanto sono importante per questa squadra, fin dal primo giorno a Como mi hanno chiesto di essere un trascinatore, di portare leadership e personalità ed essere di aiuto per ognuno dei compagni. E io cerco di farlo sempre, anche in ogni singolo allenamento».

E anche a Venezia, il Gallo ha provato a essere importante oltre al gol: «La partita era difficile per entrambe le squadre, c’era un clima incredibile, è stata durissima sotto ogni aspetto, anche il più semplice dei controlli di palla. Mi aspettavo quindi una battaglia sui duelli, ho cercato di invitare i compagni a gestire la partita, senza cambiare la nostra identità perché alcune volte ci siamo trovati a fare qualcosa che non facciamo di solito».

Alla fine è un risultato giusto? «Fortunatamente hanno annullato il gol di Nicolussi Caviglia, altrimenti la situazione sarebbe stata drammatica per noi a livello di classifica. Si poteva forse fare meglio davanti alla porta, magari cercare soluzioni per andare al tiro più facilmente. Forse ai punti avremmo vinto noi, anche Strefezza ha avuto una grande chance davanti alla porta. Abbiamo creato qualcosa in più, abbiamo provato a vincerla».

Tecnico

Con un tecnico dalla mentalità diversa e nuova, cosa chiede Fabregas a Belotti di particolare? «Fabregas ama giocare a calcio, chiede all’attaccante non solo di attaccare la profondità, ma se serve anche allargare il gioco. Sono richieste in linea con l’evoluzione del calcio, in cui i ruoli classici si stanno un po’ perdendo e spesso ci sono sovrapposizioni e cambiamenti di posizione. Fabregas chiede all’attaccante di abbassarsi per legare il gioco e poi di attaccare per provare a segnare».

Grande rete, sul fronte veneziano, per Gaetano Oristanio, un gol segnato direttamente da calcio d’angolo: «Sono onesto: ho provato a calciare direttamente in porta. Di solito i corner li calcia Nicolussi Caviglia, ma ci avevo già provato in precedenza e il pallone non si era alzato abbastanza. Noi in difficoltà in classifica? Vero, ma siamo uniti, squadra, mister e società e il lavoro alla fine ripagherà e ci toglieremo le giuste soddisfazioni».

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