Il Sudtirol degli ex. Tommy e compagni di fronte al Como

Calcio Nella partita in programma il lunedì di Pasquetta riecco Arrigoni, Scaglia e Cagnano sul prato del Sinigaglia

In campo al fischio finale a festeggiare la vittoria del Sutirol contro la Cremonese, prima della sosta, c’erano tutti e tre: Tommaso Arrigoni, Filippo Scaglia e Andrea Cagnano. Gran bel regalo per la loro ex squadra, il Como. Ma lunedì saranno probabilmente meno generosi.

La partita di Pasquetta avrà anche questo risvolto, con tre ex dall’altra parte, che a questa gara si avvicinano sicuramente con uno spirito particolare. Quello, anche, di chi avrebbe probabilmente sperato di poter restare da questa parte, a giocarsi gli obiettivi più alti insieme ai vecchi compagni.

Ma fare panchina non piace a nessuno. E ora i tre ex stanno giocando: Arrigoni e Scaglia titolari fissi, Cagnano con più frequenza in questa seconda parte di stagione, in campo dall’inizio molto più spesso.

Storie

Le loro sono tre storie diverse, quella di Arrigoni è imparagonabile alle altre due, non fosse che per un motivo molto preciso: lui c’era, era nel cuore del gruppo, quando il Como dalla C ha conquistato la B in una stagione intensa e indimenticabile. Lui stesso raccontò di aver preso il Covid durante l’esultanza per il suo primo gol nel Como, contro la Juve Under 23, e fu uno dei più duramente colpiti in quella fase così pesante per tutta la squadra. Con il Como ha giocato più di cento partite e segnato otto gol, con il Como, sempre raccontato da lui, ha dimostrato a se’ stesso di poter essere un giocatore assolutamente all’altezza della serie B. E’ stato uno dei volti simbolo del gruppo storico di questi anni, per carattere e attaccamento, dentro e fuori dal campo. Lunedì sarà probabilmente il più emozionato dei tre.

Scaglia arrivò con il Como già in B, dal Monza. Anche la sua è stata una presenza importante, nel primo anno con Gattuso, l’anno scorso con Longo, insieme a Odenthal e Binks, oltre cinquanta presenze in due stagioni. Anche lui dunque ha vissuto momenti importanti e delicati con la maglia del Como, a cominciare dal cambio in panchina. Come Arrigoni se n’è andato a gennaio, ma ancora più di lui era ai margini delle scelte tecniche già sin dall’inizio della stagione con Longo. Non una sola presenza, una lunga serie di panchine poi dall’arrivo di Fabregas nemmeno più convocato, una partenza più che annunciata. A Bolzano è stato immediatamente titolare fisso, undici gare su undici.

Ricordi

I ricordi di Andrea Cagnano con il Como sono un po’ meno brillanti, specie pensando all’anno scorso, cinque minuti in tutto il girone di ritorno. Il 3-5-2 di Longo non l’aveva certamente favorito, ben di più aveva giocato invece l’anno prima con Gattuso, ventisei presenze, diciotto da titolare, impiegato non solo come terzino sinistro ma anche all’occorrenza come centrale. Il suo contributo alla salvezza tranquilla del primo anno lo ha sicuramente dato, poi i cambiamenti in panchina e le situazioni lo hanno messo un po’ da parte. E’ il primo dei tre a essere arrivato a Bolzano, durante la scorsa estate. E certamente quello che se n’è andato con meno rimpianti, anche se al Como lo lega un ricordo incancellabile: con questa maglia nell’agosto del 2021 a Crotone fece il suo esordio in serie B.

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