La salita (difficile) di Cerri: convincere Fabregas

L’attaccante del Como rientrato dall’Empoli determinato a giocarsi tutte le chance

È tornato con la sua faccia da gigante buono. È passato inosservato, vuoi per la riservatezza con cui è stato gestito in raduno del Como, vuoi per l’eccitazione legata al ritorno della squadra in Serie A e ai nomi di mercato che piovono ogni giorno. Anche di spessore. Ma lui è una delle notizie di questo inizio di stagione.

Rieccolo

Alberto Cerri è tornato al Como dopo 5 mesi all’Empoli. È la città, quella lariana, dove ha senza dubbio ha lasciato un pezzo di cuore. E con la prospettiva incerta su quello che potrà essere sul futuro. Cerri se ne era andato commosso, aveva persino evitato di rilasciare interviste per non incappare in dichiarazioni strappa lacrime.

A Como era stato amato e stimato. Il gigante pieno di tatuaggi era stato per due stagioni un punto di riferimento dei compagni. Dieci gol la prima stagione in B con Gattuso, nove la seconda con Longo. Più uno lo scorso anno contro la Reggiana prima dell’infortunio alla testa che lo aveva messo out tre mesi. Certo è che lui, mentre corricchia sul campo di Mozzate accanto ai suo compagni, sogna di essere confermato qui.

Ma sa che è una strada in salita, un obiettivo difficile. Perché, le sue caratteristiche non sono esattamente quelle che chiede Fabregas al suo centravanti. L’allenatore spagnolo ha sempre privilegiato attaccanti rapidi, di corsa, magari capaci di saltare l’uomo. Difficile pensare a un terminale offensivo con queste caratteristiche.

Ma mai dire mai, anche perché Fabregas con Cerri ci ha giocato un campionato intero e sicuramente ne riconosce l’impegnoe il valore morale. E comunque Fabregas ha iniziato ad allenare da poco tempo, e sarebbe sbagliato afffibbiargli gusti e scelte definitive. Vedremo quello che succederà. L’unica cosa certa è che cercherà di convincere Cesc a confermarlo nella linea di attacco del Como.

Ricordi

Quel posto dove, dopo un rigore sbagliato e dopo aver avuto il coraggio di batterne un secondo al 91’ con la scquadra sotto 0-1, si trovò tutto il pubblico a urlare il suo nome in segno di incoraggiamento.

Era Como-Ascoli del 2023. Quel giorno Cerri diventò un giocatore speciale nella galleria dei giocatori della storia azzurra. Chissà se ci sarà un’altra puntata.

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