L’assurda squalifica di Curto. E il razzismo “luogo comune”

Il seguito dell’amichevole estiva Como-Wolverhampton

L’ex giocatore del Como Marco Curto (oggi al Cesena, ma ancora di proprietà dei lariani) ha beccato dieci giornate di squalifica (poi immediatamente ridotte a cinque: e già questo...) per aver dato del “Jakie Chan” a un avversario. Follia.

Dieci giornate. Amichevole Como-Wolverhampton, questa estate: durante una azione, Curto indica a un compagno il calciatore sud coreano Hee-Chan Hwang dicendo «Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan». Si scatena un putiferio, Podence colpisce con un pugno un giocatore del Como, il Wolverhampton reagisce come punto da uno scorpione, denuncia tutto alla Uefa. Poi siccome la Uefa non decideva (con la scusa che non era una partita ufficiale: poveretti, si saranno guardati in faccia straniti), si è passati alla Fifa che ha sanzionato Curto con la squalifica.

Ora: la maggior parte dei siti, nel riportare la notizia ha parlato, senza interrogarsi, di «atteggiamento razzista». Solo che qui non si capisce dove sia il razzismo. La battuta era chiara: siccome Hwang ha tratti orientali, è stato beffardamente paragonato a un attore cinese che pratica nei film le arti marziali. Può darsi che il tutto fosse seguito a un tuffo spettacolare, a una simulazione o a un’entrata dura.

Questo lo capisce anche un bambino. Il fatto è che il razzismo qui non c’è. Come se in partita uno dicesse, riferito a un italiano, «ignoralo, pensa di essere Pozzetto». O Bud Spencer. Siccome Jackie Chan ha il nome d’arte Chan Kong-Sang e in Asia invece è noto come Chéng Lóng, ci sta che Hwang nemmeno abbia capito di chi si parlava. Figurarsi i compagni. La verità è che il mondo ha completamente perso la testa sul tema e non sa più nemmeno distinguere un insulto razzista da una battuta di spirito. E ci piacerebbe anche sapere se per caso sarà anche stata comminata una squalifica al giocatore che ha tirato un pugno a un avversario. Perché qui si è persa anche di vista la graduatoria dei reati.

PS: Curto è stato assegnato anche a un periodo di lavori sociali, può darsi anche che sia costretto a vedere tutti i film di Jackie Chan, alias Chan Kong-Sang alias Chen Long, così da non cadere più in paragoni così clamorosamente scomodi. Non si sa mai.

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