Longo: «Ha vinto il coraggio. Bella mentalità»

Interviste «La scelta di andare a prenderli altissimi è stata vincente: nessuno, prima di noi, aveva “osato” tanto

Coraggio e propositività hanno pagato, l’approccio pure. E così, dopo due sconfitte consecutive, torna a sorridere anche Moreno Longo. Il tecnico del Como si prende qualche merito, in questa vittoria contro la seconda in classifica: «La scelta di andare a prenderli altissimi è stata vincente: nessuno, prima di noi, aveva “osato” tanto. Tutto merito dei ragazzi, che hanno interpretato al meglio la partita, trovando i tempi corretti del pressing». E ci sono anche scelte diverse: «Kone e Gabrielloni ci hanno dato tanto. Davanti volevamo un punto di riferimento, c’era bisogno di uno come lui e, come sempre quando viene chiamato in causa, non ha tradito».

Battere il Catanzaro è stato un toccasana, ma c’è una soddisfazione che va al di là del risultato: «Siamo ancora in una fase del campionato in cui serve guardare anche la prestazione: quella contro il Catanzaro fa pensare che abbiamo possibilità di migliorare ulteriormente. Non mi piace quando il risultato è sparagnino, o acciuffato per i capelli: io voglio vedere una mentalità».

Dopo le disattenzioni contro Cremonese e Parma, la difesa ha fornito una prova solidissima: «Va dato merito al lavoro di squadra, anche degli attaccanti: c’è stato un gran lavoro di squadra, poi chiaramente nell’uno contro uno spiccano le individualità difensive. Ma se la squadra sbaglia i tempi del pressing, per i difensori diventa dura, mentre con le distanze giuste viene tutto più facile».

Se c’è un neo nella prova del Como, è non aver chiuso prima la partita: «Di chance ne abbiamo avute, ma siamo stati poco puliti nell’ultimo passaggio o imprecisi nella conclusione. In questo si poteva fare meglio, ma abbiamo le prove che la squadra crea davvero tanto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA