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Mercoledì 09 Ottobre 2024
Ludi: «Stiamo calmi, la serie A è difficile»
Approfittando della sosta, parla il direttore generale del Como
Piove ma c’è il sole. Già, splende il sole sul Como in sosta. Nonostante la sconfitta di Napoli. Bel gioco, gente entusiasta, classifica rassicurante. Soprattutto futuro invitante. Poi, un ulteriore raggio di sole. La vicenda della birra che la società ha deciso di offrire a ogni singolo tifoso napoletano alla partita di ritorno. Di cui ieri ha parlato tutta Italia. Un gesto di riconoscenza per il bel clima che Mirwan Suwarso ha percepito al San Paolo l’altra sera. Così, la chiacchierata con il dg Ludi, che magari preferirebbe parlare di calcio,deve per forza partire da lì.
Tutta Italia parla del gesto del Calcio Como che ha deciso di offrire una birra ai tifosi del Napoli.
Il Como si conferma attento a certe sfumature. Lo ha fatto spesso sul territorio, qualche volta con le tifoserie avversarie. E’ un modo per creare condivisione, positività attorno al mondo Como.
Un’idea di Suwarso?
Sicuramente. E’ rimasto colpito dal clima del San Paolo.
In che senso?
Mah, c’è stata una bella empatia. Lo hanno colpito i commenti positivi sul Como, i complimenti ricevuti per il gioco. Si è pensato che meritasse un brindisi condiviso. Creare un ambiente positivo attorno allo spettacolo del calcio.
Sorpreso della reazione? I siti sono impazziti.
Anche io ho ricevuto parecchie telefonate. Ho appena finito di parlare con una radio. Siamo felici che la cosa sia stata apprezzata, non solo a Napoli ma un po’ dappertutto.
Passiamo al calcio: sorpreso che la gente parli del gioco del Como?
Più che altro mi fa piacere. Vuol dire che la squadra ha fatto un bel lavoro.
Può farci un podio tra: 1. il successo di Bergamo; 2. la vittoria con il Verona; 3. il primo tempo a Napoli che ha entusiasmato tutti.
In testa ci metto la vittoria con il Verona. Perché contro una diretta concorrente, la prima davanti alla nostra gente. Poi Bergamo. Terzo Napoli, perché alla fine abbiamo perso.
Avevate detto che l’apprendistato alla serie A sarebbe stato difficile. Dopo tre partite la musica è già cambiata. Pensavate di fare così in fretta?
L’apprendistato non è ancora finito. Calma. I gol presi alla fine e quello dopo pochi secondi a Napoli hanno insegnato che in serie A non ci si può mai distrarre. Due partite finite a Bergamo e con il Verona sono state rimesse in discussione nel finale. Questo per dire che ogni dettaglio può essere decisivo.
Detto questo, abbiamo visto un gioco bellissimo.
Sono d’accordo, a tratti ci siamo espressi proprio bene.
Un gioco diverso, in Italia? E’ d’accordo?
Diciamo che in Italia non mancano allenatori coraggiosi, ma non sempre si riesce a mettere insieme i pezzi. Il calcio è meno semplice di quello che si pensa. Bisogna avere delle idee, poi metterle in pratica, poi avere la squadra che lotta per la causa, poi capire le partite sul momento, perché gli avversari si muovono, al di là di quello che si è studiato sulla lavagna.
Fabregas lo fa?
Fabregas lo troveremo in futuro sicuramente al top perché è un predestinato.
Non avete paura che ve lo portino via? Vi aspettate qualche sirena?
Capiterà di sicuro. E’ normale pensare che Fabregas un giorno allenerà una grande, ma non dobbiamo escludere che adesso possa sentirsi realizzato nel portare avanti il progetto Como.
Di cosa si sente più soddisfatto?
Del fatto che un gruppo così nuovo di giocatori abbia trovato amalgama in fretta. Giocatori che si sono adattati all’ambiente, creando un gruppo. Anzi posso aggiungere una cosa?
Prego.
Credo che l’ambiente sia fondamentale. Credo che molti giocatori possano rendere bene anche perché trovano l’ambiente ideale per esprimersi. Il Como lavora con molta attenzione per creare un ambiente molto positivo, attorno ai suoi giocatori, ricco di valori.
Tutti parlano di Nico Paz.
E lo credo... Va beh, non voglio dire banalità. Quanto sia un talento, lo vedono tutti. Io voglio sottolineare una cosa che vedono solo quelli che lavorano in allenamento: ha una dedizione al lavoro, un impegno, una disponibilità al sacrificio notevoli. Ingrediente fondamentale per diventare un campione.
E chi dice che presto gli avversari conosceranno il Como e sarà tutto più difficile?
Dico che già adesso ci stanno studiando, come del resto noi studiamo gli avversari. Ormai nel calcio non c’è più nulla lasciato al caso.
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