Luna Park Como, avanti così. Abbiamo voglia di divertirci

Riecco la Feralpisalò, prima vittoria di Fabregas da allenatore. Roberts non si sbilancia, però la squadra è lanciata e non vuole fermarsi

Viene difficile in questo momento, vista la situazione eccezionalmente positiva che sta vivendo il Como, autoimporsi cautela e tenere a freno gli entusiasmi. Non lo stanno facendo i tifosi, e questo è comprensibile, non lo sta ormai quasi più facendo nemmeno Osian Roberts quando parla in conferenza stampa, al di là del minimo, minimissimo necessario.

Del resto, come non ammettere l’evidenza? La squadra sta girando benissimo, il morale è alle stelle, fisicamente tutti stanno bene, e le avversarie dirette certamente in queste ultime settimane non hanno tenuto lo stesso passo. Tutto ha giocato a favore del Como, anche quello che non è direttamente dipeso da lui stesso.

E l’ostacolo da affrontare oggi, alle 14, la Feralpisalò, per quanto sia vero che i pericoli possono arrivare proprio quando meno ce li si aspetta, non è certamente il più difficile del campionato, diciamolo. Allora, possibile che non ci sia nulla di cui preoccuparsi? Certamente no, è sempre una partita da giocare.

E contro una squadra che comunque qua e là i suoi punti per continuare a credere nella possibilità di agguantare almeno i playout li ha raccolti. Anche in casa della Cremonese tre settimane fa, per esempio. Insomma, una squadra che a questo punto non guarda in faccia nessuno pur di appigliarsi alle ultime speranze. Probabilmente più combattiva di quello che può essere stato il Bari una settimana fa.

Che il Como sia più forte va da sé, perché in questo momento e in questo stato di salute è la squadra più forte di tutte, parlano i numeri. Però c’è sempre quel piccolo grado di rischio che va spazzato via, e se possibile subito. Nel senso, andando in campo e cercando di concretizzare la vittoria al più presto, cosa che il Como sa fare benissimo. Non c’è motivo per pensare che oggi non ci si riesca, né per temere che il meccanismo si inceppi. Anzi, uno sì. E si chiama calcio, il calcio con le sue sorprese. Perchè di enorme sorpresa si tratterebbe se il Como non portasse a termine il suo compito o se perdesse il secondo posto, visto che al limite anche pareggiando la posizione in classifica non cambierebbe.

La giornata mette la prima inseguitrice del Como, il Venezia, nella medesima condizione, perché i neroverdi giocano a Lecco. La differenza è che per loro questa è davvero una delle ultime occasioni per provare ad accorciare, quantomeno per non mollare definitivamente la corsa alla promozione. Il che significa comunque andare in campo con un po’ di pressione in più, per quanto abbiano il teorico vantaggio di giocare dopo, alle 16.15, conoscendo già il risultato di Piacenza. Come la Cremonese, che però sarà a Catanzaro, altro livello di difficoltà..

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