Nesta verso il derby: «Il Como gioca bene, noi convinti e cattivi»

Intervista L’allenatore dei biancorossi:«Sappiamo che è una partita particolare e diversa dalle altre, a cui tiene tutta la città»

Alessandro Nesta, nella sua carriera, di derby ne ha giocati tanti. Ha avuto la fortuna di prendere parte ai due più grandi in Italia (quello di Roma e di Milano) e, nella sua breve esperienza da allenatore, ha già assaporato qualcosa di simile. Quindi sa benissimo come si prepara una partita del genere, come si carica, di cosa ha bisogno un giocatore. A maggior ragione se si tratta di un derby che manca da decenni in Serie A e che mette in palio punti pesantissimi per la corsa salvezza. «I derby sono partite che rimangono nella storia. L’anno scorso ho avuto la possibilità di affrontare Parma-Reggiana. Sappiamo che è una partita particolare e diversa dalle altre, a cui tiene tutta la città. Dovremo dare il massimo e battagliare su ogni pallone. Dobbiamo arrivare a Como carichi tosti», ha detto. Domani si vedrà se il Monza sarà “carico e tosto”, intato sicuramente è preoccupato per ammissione del suo stesso allenatore alla luce della situazione di classifica: «La squadra non è spaventata, ma preoccupata e lo dimostriamo nelle cose che non riusciamo a fare. Rischiamo forse troppo e anche a Torino avremmo dovuto fare più male all’avversario, questo recrimino alla mia squadra».

Le due squadre sono accomunate da un’ambizione molto ampia che riguarda le due proprietà, le quali però devono scontrarsi con la realtà. E forse anche con il passato, visto che Nesta ha ripreso un concetto espresso anche da Fabregas post-Fiorentina: «Non si deve dimenticare da dove si viene e ogni club ha i suoi alti e bassi. Oggi Como e Monza hanno due proprietà importanti, ma mai dimenticare il passato». Il Como attuale però è una gran bella squadra che Nesta conosce bene già dall’anno scorso: «Fabregas è un allenatore spagnoleggiante, Ha un possesso palla importante, muove la palla bene, è difficile da prendere. Onestamente non ho mai visto il Como giocare male, penso sia il frutto del lavoro del mister». Stanno mancando i gol di Daniel Maldini che pure sembra essere sotto i riflettori. «Ogni cosa che fa viene amplificata troppo. E’ un giocatore fortissimo».

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