Ranieri, pazza idea: prendersi Fabregas

L’avrebbe scelto sir Claudio in persona. Per una sorta d’investitura che in casa giallorossa ha un peso specifico non di poco conto. Cesc Fabregas entra nel mirino della Roma per la prossima stagione. Che lo incoronerebbe re di una tifoseria che, perso José Mourinho, insegue disperatamente un nuovo leader.

Ranieri - subentrato a Ivan Juric, che a sua volta aveva preso il posto di Daniele De Rossi - ha un compito ben preciso e che sta rivestendo con attaccamento ai colori e professionalità: oltre a traghettare i giallorossi al termine di questa stagione comunque travagliata, dovrà al più presto individuare il successore. Con il quale lavorare, visto che lui rimarrà nel ruolo di direttore generale. E comunque uomo sul campo della proprietà americana.

L’identikit tracciato ha portato a una classifica di gradimento. E, in cima, ci sarebbe proprio il tecnico del Como. Apprezzato per quanto fatto finora, nella cavalcata vincente dell’anno scorso in B e in questa andata più uno scampolo di serie A. Piacciono del catalano mentalità, metodi di allenamento e schema di gioco. Oltre a un carisma universalmente riconosciuto e confermato anche dall’altra parte della barricata, e cioè in panchina.

A Cesc è sempre piaciuto vincere e farlo giocando bene: stessi concetti che ha portato nella nuova avventura. Da queste parti ce ne si è accorti presa in mano la squadra da Moreno Longo, dopo l’esperienza nella Primavera azzurra. E se n’è avuta la conferma in questi mesi nella serie che conta: viso aperto, gioco propositivo, predisposizione ad attaccare e al possesso di palla, pochi punti di riferimento e spazio a fantasia e piedi buoni.

A colpire Ranieri sarebbe stata proprio la profonda conoscenza. E l’esperienza accumulata nel calcio europeo.

Ma Fabregas è blindato dal Como. Prima ancora che da un contratto pluriennale, dal coinvolgimento totale del progetto. Una sorta di plenipotenziario della società biancoblù. Il personaggio in questo momento di certo più ascoltato dalla proprietà Hartono e dall’uomo di fiducia Mirwan Suwarso. Ha nelle mani, insomma, una squadra costruita a immagine e somiglianza, con una programmazione di breve e medio termine. Che anche un richiamo forte come quello di Roma difficilmente potrà scalfire in questo momento.