Stadio, balletto sui tempi per la partenza dei lavori

Il Sinigaglia Il sindaco Rapinese: «Si parte a luglio» Ma si riferisce ai distinti, Il resto parte già prima

«Abbiamo avuto una riunione del Cpv (commissione provinciale di vigilanza, ndr), ce ne sarà un’altra dove verranno firmati gli ultimi documenti. A luglio si potrà iniziare con i lavori allo stadio Sinigaglia»: così il sindaco di Como Alessandro Rapinese in tv. A luglioooooo? Ma come, non si doveva partire a giugno, per arrivare (con i tre mesi preventivati necessari) alla prima in casa nello stadio comasco? Niente allarmi (almeno per ora). In realtà, almeno da quanto si è capito, il limite temporale indicato da Rapinese si riferirebbe al cantiere nei distinti, che poi è il vero nodo dei lavori, la parte più difficile e invasiva della ristrutturazione, il rafforzamento della struttura dei distinti per permettere la posa dei seggiolini e l’ingresso degli spettatori in quella zona, chiusa dal 2016. La società, invece, continua a considerare la possibilità di partire al prossima settimana per altri lavori di adattamento, confermando la tabella di marcia. Anzi, una parte dei lavori è già iniziata: quella che riguarda il terreno di gioco. Il prossimo anno il campo sarà riscaldato. Il sistema di serpentine già posizionato sotto il prato dal momento in cui venne posato il nuovo misto sintetico (2021), lo scorso anno non aveva potuto essere acceso perché mancava la caldaia dalla forza sufficiente.

Riscaldamento

Adesso lo stadio è dotato della strumentazione necessaria e dunque nel prossimo campionato, il campo d’inverno potrà essere riscaldato. Lo scorso anno, come ricorderete, in alcune partite la fascia sotto la tribuna era tornata ad essere ghiacciata e la società era ricorsa al sistema delle lampade che la scaldavano dall’esterno. Il palcoscenico della serie A richiede la massima performance in tutti i particolari e dunque ecco le serpentine accese.

Tribuna

Poi ci sono i lavori da effettuare in tribuna. Il primo obiettivo è adeguare l’area hospitality ai nuovi standard. Dunque ci vorrà una struttura coperta, anche se non definitiva, per proteggere gli ospiti nelle giornate di pioggia. Altri lavori saranno effettuati nella sala stampa: in serie A cresce a dismisura il numero degli inviati (pensate a quando verranno le big) e dunque andrà allargata la stanza delle interviste del dopo partita.

Solo in una seconda fase si passerà alla valutazione del settore ospiti e all’opportunità di ampliarlo di qualche centinaio di posti (da 500 a 800?) per soddisfare (almeno in parte) le ondate di richieste che arriveranno.

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